Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +0,3%, al di sopra del corrispondente europeo (-0,3%) e in linea con il Ftse Mib (+0,4%).
Altra seduta contrastata per le borse europee, ancora frenate dai lockdown e dai ritardi nelle vaccinazioni che stanno determinando una riapertura delle attività più lenta del previsto. Intanto i dati di marzo sull’attività economica hanno evidenziato la prima crescita in sei mesi nell’eurozona, trainata dal manifatturiero. Negli Usa, focus sulle aste di titoli obbligazionari e sulle ipotesi di un incremento della tassazione fiscale dal 21 al 28%.
Lo spread Btp-Bund resta in area 95 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,59%.
Tornando a Piazza Affari e al comparto utility, tra le big, ha fatto meglio A2A (+1,6%).
In frazionale rialzo Terna (+0,5%) ed Hera (+0,1%) dopo i conti FY 2020.
Il gestore della rete elettrica nazionale ha convocato per il 30 aprile 2021 l’Assemblea ordinaria per l’approvazione del bilancio e l’autorizzazione all’acquisto e disposizione di azioni proprie per un esborso complessivo fino a 10 milioni a servizio del piano di incentivazione di lungo termine destinato al management di Terna e/o sue controllate.
Enel (+0,3%) ha siglato con Fincantieri una lettera di intenti per collaborare alla realizzazione e gestione di infrastrutture portuali di nuova generazione a basso impatto ambientale e per l’elettrificazione delle attività logistiche a terra.
Tra le mid, Iren (+0,4%) ha siglato con Novamont un accordo di collaborazione triennale nel campo dei sistemi integrati di raccolta dei rifiuti con l’obiettivo di ridurre alla fonte i rifiuti non riciclabili.
Tra le small, denaro su PLC (+1%) ed Edison (+0,5%).
Infine, sul’internazionale, ha approvato i conti 2020 la tedesca E.On.