Osai, società attiva nella progettazione e produzione di macchine e linee complete per l’automazione e il testing su semiconduttori, ha chiuso il 2020 con ricavi pari a 31,94 milioni, in calo rispetto ai 35,26 milioni del 2019 ma evidenziando una riduzione contenuta rispetto ad altre realtà operanti nello stesso mercato. La quota export ha superato l’83% del fatturato.
Il valore della produzione è diminuito a 32,31 milioni dai 38,56 milioni dell’esercizio precedente.
L’Ebitda è sceso a 3,35 milioni (5,33 milioni nel 2019), con una marginalità al 10,4% (13,8% nel 2019), mentre l’Ebit si è attestato a 1,19 milioni (3,25 milioni nel 2019).
L’esercizio di è chiuso con una riduzione dell’utile netto a 0,35 milioni da 1,89 milioni nel 2019. Sul dato ha impattato anche la scelta virtuosa della società di non aver mai fatto ricorso agli ammortizzatori sociali nel corso dell’anno. Il beneficio derivante dal credito d’imposta per i costi di IPO ricadrà nel 2021.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è diminuito a 11,4 milioni dai 17,4 milioni al 31 dicembre 2019.
Mirella Ferrero, Presidente di Osai, ha commentato: “Nel corso di un anno così
difficile, la Società ha intrapreso con successo il percorso di quotazione all’AIM Italia, completato in data 3 novembre 2020 con l’inizio delle negoziazioni. Riteniamo che il traguardo raggiunto sia un ulteriore esempio della capacità del Gruppo e delle sue persone di saper cogliere le opportunità dalle situazioni più difficili, di saper affrontare con lucidità, in un contesto seppur sfidante, nuovi obiettivi di grande e positivo impatto per il futuro. Il Gruppo si ritiene soddisfatto di come ha affrontato l’anno più difficile della sua storia ormai trentennale e per i risultati ottenuti nell’esercizio 2020, che rappresentano, in considerazione dell’attuale scenario nazionale ed internazionale, un importante traguardo e punto di partenza per guardare al futuro”.
Fabio Benetti, Amministratore Delegato di Osai, ha commentato: “L’esercizio appena concluso è stato contraddistinto dagli effetti della pandemia che ha colpito pesantemente lo scenario macroeconomico mondiale, condizionando i risultati del Gruppo, ma soprattutto creando grande incertezza sui mercati di riferimento nei quali il Gruppo è presente ed opera. La capogruppo e le sue controllate hanno dimostrato di essere in grado, nei momenti più difficili, contraddistinti dalle restrizioni conseguenti la diffusione del Covid19, di resistere con forza, resilienza e capacità di reazione; qualità che le hanno permesso di raggiungere un importante traguardo quale è stato la quotazione in Borsa. Riteniamo che il 2021 sarà l’anno che ci riporterà lentamente verso normalità ai livelli pre-covid, garantendo una buona velocità di ripresa”.
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