Mit Sim ha chiuso il 2020 con un margine di intermediazione pari a 36 mila euro, di cui commissioni attive per 31 mila euro, relative ai primi 17 mandati da specialist attiviti.
“Tale risultato deve essere considerato in relazione con il ridotto periodo di operatività della Sim, che è riconducibile al 9 novembre 2020”, spiega una nota.
Mit Sim è stata autorizzata all’esercizio delle attività di investimento con delibera Consob dell’8 luglio 2020. L’adesione al mercato Aim Italia di Borsa Italiana, strumentale all’operatività di specialist, è stata autorizzata in data 29 ottobre 2020 dalla stessa Borsa Italiana, con efficacia a partire dal 2 novembre 2020, e la Sim ha iniziato ad operare come specialist sul mercato Aim Italia in data 9 novembre 2020.
I costi sono ammontati a 827 mila euro, di cui 300 mila euro sono riconducibili a costi legati al progetto di quotazione sul mercato Aim Italia.
L’esercizio è stato archiviato con con una perdita di 791 mila euro, quale risultante della rilevante attività di investimento iniziale, a fronte di una generazione di ricavi iniziata solo a fine esercizio.
Il 2020 è l’anno in cui Mit Sim ha ottenuto dalle Autorità di Vigilanza le autorizzazioni alla prestazione dei servizi di investimento richiesti, ha sostenuto i costi necessari all’avvio dell’operatività sui mercati ed ha iniziato e concluso il processo di quotazione delle proprie azioni sul segmento professionale del mercato Aim di Borsa Italiana.
L’esercizio in questione è quindi stato caratterizzato da una intensa attività di investimento,
propedeutico alla realizzazione del piano industriale.
Dal lato patrimoniale, al 31 dicembre 2020 il patrimonio netto ammonta a 2,4 milioni, frutto anche dell’operazione di aumento di capitale funzionale alla quotazione in Borsa sul segmento professionale del mercato Aim Italia, che ha portato una raccolta lorda pari a 2,4 milioni, che si è aggiunto al capitale versato dai soci fondatori nella fase di costituzione, pari a 1,4 milioni.
A fine 2020, la società presenta una liquidità finanziaria netta pari a 2,8 milioni; tale saldo è composto dalla disponibilità liquida e i titoli detenuti per la negoziazione.
Dall’analisi dell’attuale portafoglio clienti, della concreta pipeline di potenziali clienti, dalle aspettative sul mercato italiano in termini di nuovi collocamenti, nonché dall’implementazione delle diverse iniziative intraprese sia sul fronte dei ricavi sia su quello dei costi, la società ritiene pienamente sostenibile il modello di business in essere.
Ad oggi sono 31 i mandati di specialist, con oltre 220 milioni di intermediato a marzo 2021.
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