Nelle sedute dal 29 marzo al 1° aprile il Ftse Italia Tecnologia ha chiuso in rialzo del 2,5% rispetto al +3,0% dell’Euro Stoxx Tecnologia e al +1,3% del Ftse Mib.
In settimana l’attenzione si è focalizzata sul piano per le infrastrutture presentato dal presidente americano Biden e sul default del fondo statunitense Archegos. Riflettori anche sul meeting dell’Opec+ mentre domani sono attesi i dati americani di marzo sul mercato del lavoro. In Europa focus prevalentemente sulle campagne di vaccinazione e sulla ripresa dell’economia.
Tornando a Piazza Affari e al comparto tech, recupera terreno per la big cap Stm (+2,5%), sostenuta anche dal piano di investimenti da 100 miliardi di dollari in tre anni per aumentare l’offerta di chip.
Positiva anche la tlc Telecom Italia (+1,7%), dopo l’accordo con Dazn e l’avvio dell’operatività di FiberCop, in attesa di novità sul progetto della rete unica. I Soci hanno approvato il bilancio e nominato il nuovo Cda, con la lista di maggioranza che ha ottenuto il 95% dei voti. Confermati Rossi e Gubitosi come Presidente e Ad.
Intanto, il Consiglio di Stato Consiglio ha respinto il ricorso presentato con Vodafone e Iliad sulle frequenze del 5G, confermando la proroga al 2029 in capo a Fastweb, Linkem, Mandarin e Go Internet.
Contrastate le mid cap, mentre fra le aziende a minor capitalizzazione avanzano soprattutto Digital Bros (+10,3%) ed Eurotech (+10,8%).
Gpi (+6,3%) che ha diffuso i conti, così come It Way (+0,2%).
Retelit (+1,5%) ha approvato alcune modifiche allo statuto in materia di governance.