Mercati Usa – S&P 500 si mantiene sui massimi in avvio, Nasdaq a +0,9%

Settore tecnologico ben intonato in avvio di seduta a Wall Street, dopo che le minute della Federal Reserve diffuse ieri hanno confermato l’impegno a mantenere una politica monetaria accomodante.

Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq guadagna lo 0,9% e lo S&P 500 lo 0,3%, mantenendosi sui massimi storici dopo il nuovo record segnato ieri. Debole, invece il Dow Jones, che lascia sul terreno lo 0,1%.

Secondo i verbali dell’ultima riunione, i membri della banca centrale Usa concordano di dover attendere maggiori progressi nel recupero dell’economia prima di ridurre il piano di acquisti di obbligazioni.

L’istituto di Washington ha mostrato ottimismo sulla ripresa, pur rimanendo cauta sull’incertezza legata alla pandemia, sminuendo i rischi di inflazione e ribadendo che il recente incremento dei rendimenti dei bond riflette le forte prospettive di crescita.

Nel frattempo, il Segretario al Tesoro Usa, Janet Yellen, ha rivelato i dettagli del suo piano per aumentare le corporate tax fino al 28%, puntando a raccogliere circa 2.000 miliardi di entrate fiscali dagli utili societari.

Una mossa che aiuterebbe l’amministrazione Usa a finanziare le iniziative di spesa pubblica, riducendo la dipendenza dall’indebitamento e contribuendo ad alleviare la pressione sui tassi di interesse.

Sul fronte macro, le nuove richieste settimanali di sussidi di disoccupazione si sono attestate a 744 mila unità, superiori alle 680 mila previse dal consensus e alle 728 mila della rilevazione precedente (rivista da 719 mila).

Intanto sul Forex il biglietto verde si indebolisce nei confronti delle altre valute, avviandosi verso il quinto calo giornaliero nelle ultime sei sedute. Il cambio euro/dollaro risale a 1,189 mentre il dollaro/yen arretra a 109,1.

Tra le materie prime in ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-0,6%) a 62,8 dollari e il Wti (-0,9%) a 59,2 dollari, in scia al peggioramento della pandemia in alcune regioni chiave proprio mentre l’Opec+ si prepara ad aumentare la produzione nei prossimi mesi.

Nel comparto obbligazionario, infine, il rendimento del decennale americano viaggia all’1,6% e quello del biennale allo 0,15%.