Petrus Advisers, socio di Creval con poco più del 3% del capitale, respinge il rilancio di Crédit Agricole nell’Opa lanciata sulla banca valtellinese.
Il nuovo prezzo offerto, pari a 12,20 euro, “è ancora lontano dal giusto valore”, riporta una nota di Petrus, aggiungendo che “la promessa di 0,30 euro per azione aggiuntivi non è rilevante, in quanto il raggiungimento del 90% dell’offerta è irrealistico”.
“Riteniamo scorretto dire che l’offerta è da 12,50 euro, in quanto potrebbe trarre in errore in particolare i piccoli azionisti”, spiega poi la nota, ricordando che la valutazione di Creval fatta da BofA Securities e Mediobanca è compresa in un range che va 12,95 a 22,7 euro per azione.
Pertanto, Petrus Advisers conferma che non aderirà all’offerta e che “continuerà a sostenere la leadership di Creval” che a suo parere “creerà un valore significativo nei prossimi anni”.
Il cda di Creval ieri ha apprezzato l’incremento dell’offerta da parte di Crédit Agricole Italia ma ritiene che il nuovo corrispettivo non riconosca ancora in maniera adeguata il valore della banca.
Crédit Agricole Italia ha ribadito che l’offerta rivista presentata la scorsa settimana per Creval è da considerarsi finale e conclusiva.
Intorno alle 11:30 a Piazza Affari il titolo cede l’1,6% a 12,04 euro, collocandosi poco al di sotto dell’ultima offerta di Crédit Agricole Italia (12,20 euro). L’indice di settore cede il 2,1 per cento.