Domani si chiuderà l’Opa promossa da Crédit Agricole Italia, prorogata dopo che quest’ultima ha modificato le condizioni dell’offerta eliminando il raggiungimento della soglia del 90% delle adesioni quale presupposto per corrispondere un prezzo di 12,50 euro per azione.
Ieri le adesioni avevano raggiunto il 38 per cento. A seguito degli impegni arrivati da alcuni azionisti a seguito di suddette modifiche, a partire dalla Dgfd di Denis Dumont (5,3% del capitale), Petrus Advisers (3,1%), Alta Global (5,1%), Hosking Partners (4,6%) e Tig Advisor (4,1%), e considerando anche il 2,5% recentemente acquistato a blocchi sul mercato dalla stessa Crédit Agricole Italia e una manifestazione per un ulteriore 5% da apportare all’offerta, le adesioni potenziali sono oltre il 50% (al 52%).
Il raggiungimento di una soglia pari al 50% più un’azione appresenta l’obiettivo minimo ipotizzato per raggiungere il controllo di diritto di Creval da parte di Crédit Agricole Italia, mentre arrivando al 66,7% delle adesioni Crédit Agricole Italia controllerebbe l’assemblea straordinaria.
Ieri il titolo era salito del 4% portandosi poco al di sotto del nuovo corrispettivo dell’Opa con volumi pari al 2% del capitale, considerato che ieri era l’ultimo giorno per acquistare azioni da apportare all’offerta, cosa che non sarà possibile fare con gli acquisti effettuati tra oggi e domani.
Intorno alle 10:40 il titolo cede lo 0,6% a 12,36 euro, mentre l’indice di settore viaggia sulla parità.