Il Consiglio di Amministrazione ha approvato il business plan del Gruppo per gli anni 2021-2025.
Il fatturato, rispetto al bilancio consolidato 2020, viene stimato in lieve calo nel
2021 e in ripresa nel 2022, mentre si prevede una sua ripresa negli anni successivi nell’ordine del 2% su base annua.
L’incidenza del costo delle materie prime sul valore della produzione (58% nel 2020) è attesa in aumento nel 2021 dell’1,5%, in ragione della crescita dei costi unitari dei beni già riscontrata nei primi mesi del 2021, per una crescita tendenziale dell’0,5% negli anni
successivi del piano.
I costi per servizi (22,4% nel 2020), in presenza di un incremento del fatturato, negli anni del piano registreranno rispetto al 2020 un calo medio dell’1,3%.
L’incidenza del costo del personale nel 2021 evidenzia un incremento programmato dell’1% (9,7% nel 2020) in quanto il gruppo aumenterà gli organici di 11 unità, in relazione agli investimenti programmati in impianti e macchinari. Tale importo resterà stabile, subendo solo un incremento fisiologico dal 2023 in poi.
In arco di piano gli oneri diversi di gestione resteranno stabili con un incidenza sul fatturato del 4,2%, mentre gli interessi passivi saranno in linea con il 2020 e attesi in diminuzione negli anni successivi per effetto dei rimborsi previsti nei piani di ammortamento dei mutui.
L’Ebitda margin nel 2021 è stimato al 5,2% del valore della produzione, ma in calo negli anni successivi.
Previsti ancora consistenti a 2,3 milioni nel 2021 gli ammortamenti relativi alle immobilizzazioni materiali, diminuendo invece negli anni secondo i piani di ammortamento.
Si prevede un calo della profittabilità, con un pareggio di bilancio negli anni 2021 e 2022, per poi riportarsi verso un graduale ritorno agli utili.
L’indebitamento finanziario netto, 6,2 milioni nel 2020, é previsto nel 2021 in calo a 5,5 milioni e in riduzione progressiva negli anni successivi.