Oggi si chiude l’Opa promossa da Crédit Agricole Italia, prorogata dopo che quest’ultima ha modificato le condizioni dell’offerta eliminando il raggiungimento della soglia del 90% delle adesioni quale presupposto per corrispondere un prezzo di 12,50 euro per azione.
Ieri le adesioni avevano raggiunto il 49,4 per cento (48,19% del capitale). Il tutto a seguito degli impegni arrivati da alcuni azionisti a seguito di suddette modifiche, a partire dalla Dgfd di Denis Dumont (5,3% del capitale), Petrus Advisers (3,1%), Alta Global (5,1%), Hosking Partners (4,6%) e Tig Advisor (4,1%),
Considerando anche il 2,45% recentemente acquistato a blocchi sul mercato dalla stessa Crédit Agricole Italia le adesioni salgono al 51,85% (50,65% del capitale).
Il raggiungimento di una soglia pari al 50% più un’azione appresenta l’obiettivo minimo ipotizzato per raggiungere il controllo di diritto di Creval da parte di Crédit Agricole Italia, mentre arrivando al 66,7% delle adesioni Crédit Agricole Italia controllerebbe l’assemblea straordinaria e raggiungendo il 90% potrebbe far scattare il delisting.
Intorno alle 09:30 a Piazza Affari il titolo guadagna lo 0,2% a 12,26 euro, mentre l’indice di settore viaggia sulla parità.