Trevi ha rivisto gli obiettivi del piano industriale, tenendo conto dei risultati del 2020 fortemente impattati dall’emergenza Covid-19.
Il piano, aggiornato nelle stime e nella proiezione temporale estesa fino al 2024, prevede che nel periodo 2021-2024 i ricavi crescano ad un CAGR di circa l’8%, passando da 525 milioni previsti per il 2021 a 680 milioni stimati nel 2024.
L’Ebitda ricorrente (ante oneri e proventi straordinari e con l’applicazione dell’IFRS 16) è atteso aumentare da 54 milioni del 2021 a 96 milioni nel 2024.
L’indebitamento finanziario netto, includendo l’applicazione dell’IFRS 16, è previsto in leggero aumento tra il 2021 e il 2022 (da 276 a 278 milioni), per poi diminuire progressivamente fino a 224 milioni nel 2024.
Il piano così aggiornato verrà condiviso con le banche finanziatrici aderenti all’accordo di ristrutturazione sottoscritto il 5 agosto 2019, con le quali sono già state avviate interlocuzioni finalizzate all’ottenimento dei waiver necessari per il mancato rispetto di alcuni parametri finanziari stabiliti nell’accordo di cui prima sulla base dei dati risultanti dal bilancio al 31 dicembre 2020.
Le linee strategiche del piano prevedono che il Gruppo Trevi, dopo la cessione della divisione Oil&Gas nello scorso esercizio, prosegua la sua attività come multinazionale operante nel core business dell’ingegneria del sottosuolo a 360 gradi.