Poligrafici Printing ha chiuso il 2020 con ricavi consolidati diminuiti dell’8,3% a 23,9 milioni.
I ricavi inerenti la stampa poligrafica sono scesi a 22,6 milioni (25,2 milioni nel 2019), a causa della rivisitazione di un contratto di stampa e ai minori ricavi da addebito di materiali per effetto della riduzione delle foliazioni dei quotidiani stampati.
La dinamica del fatturato si amplifica a livello di Ebitda, diminuito del 18% a 5 milioni in presenza di una sostanziale stabilità dei costi operativi.
L’Ebit è sceso 35,1% a 2,4 milioni, a seguito di ammortamenti aumenti del 10,4% a 2,4 milioni.
Il periodo si è chiuso con un utile netto di 1,3 milioni (-27,8% rispetto al 2019).
Dal lato patrimoniale, al 31 dicembre 2020 la posizione finanziaria netta del gruppo evidenzia un indebitamento netto di 7,8 milioni, a fronte di liquidità netta per 2,4 milioni a fine anno 2019, una dinamica che sconta 11,5 milioni di debiti in relazione all’applicazione dell’IFRS16; escludendo l’applicazione di suddetto principio contabile, la posizione finanziaria evidenzierebbe disponibilità nette per 3,7 milioni, contro 3,9 milioni a fine anno 2019.
In meri all’evoluzione prevedibile della gestione il management ritiene che l’emergenza sanitaria da Covid-19 potrebbe impattare negativamente sulla redditività del gruppo.
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