Il Cda di Enel ha deliberato di avviare le procedure per la cessione del 10% del capitale di Open Fiber a CDP Equity (CDPE).
Il corrispettivo per la cessione è pari a 530 milioni ed è inclusivo del trasferimento a CDPE del 20% della porzione Enel dello “shareholders’ loan” concesso ad Open Fiber, comprensivo degli interessi maturati.
Esso è stato fissato come pro quota del corrispettivo di 2.650 milioni per la cessione a Macquarie Infrastructure & Real Assets (MIRA) del 50% del capitale di Open Fiber, incluso il trasferimento del 100% della porzione Enel dello “shareholders’ loan” concesso ad Open Fiber, previsto dall’offerta finale della stessa MIRA e approvata dal Cda di Enel il 17 dicembre scorso.
L’offerta di CDPE prevede inoltre il riconoscimento di un “earn-out” a favore di Enel – analogo a quello previsto nell’offerta finale di MIRA – legato alla eventuale positiva conclusione, con sentenza definitiva, del contenzioso instaurato da Open Fiber nei confronti di TIM per condotta anticoncorrenziale posta in essere da quest’ultima.
In particolare, tale “earn-out” assicura il riconoscimento in favore di Enel del 75% del risarcimento netto che dovesse essere conseguentemente incassato da Open Fiber e si prevede che sia riconosciuto a Enel in funzione dei dividendi distribuiti da Open Fiber ai propri soci a qualsiasi titolo.
L’”earn-out” sarà calcolato in proporzione alla quota del 10% del capitale di Open Fiber ceduta da Enel a CDPE.
Il perfezionamento della cessione del 10% del capitale di Open Fiber da Enel a CDPE, previsto entro la fine del mese di novembre 2021, è subordinato al contestuale closing della cessione del 40% del capitale di Open Fiber da Enel a MIRA, nonché al versamento a Open Fiber, in linea con gli impegni dei soci già previsti dal relativo piano industriale attuale, di un apporto di capitale fino a 194 milioni, di cui 97 milioni di competenza Enel.