Ieri il Ftse Italia Salute ha ceduto il 2,1%, al di sotto del corrispondente europeo (-0,5%) e del Ftse Mib (+0,1%).
Restano i timori legati a possibili pressioni inflazionistiche, alimentate dal progressivo rimbalzo dell’economia statunitense e dal rally delle commodities. Sul fronte delle immunizzazioni, gli Usa hanno intanto annunciato di essere favorevoli alla sospensione dei brevetti sui vaccini anti covid.
Tra le big Recordati (-3%) ha archiviato il primo trimestre 2021 con ricavi netti consolidati a 384,8 milioni (-10,3% o -6,8% a cambi costanti), un Ebitda a 150 milioni (-13,2%) e un utile netto di 89,9 milioni (-19,2%).
Inoltre, il CdA ha dato il via libera al nuovo piano che stima per il 2023, compreso l’apporto di ulteriori acquisizioni che potranno essere finalizzate nel periodo sotto analisi, ricavi tra 1.900 e 2.000 milioni, un Ebitda tra 720 e 760 milioni e un utile netto rettificato tra 530 e 560 milioni.
Tra le mid ha tenuto Sol (+0,9%).
In vetta alle small e all’intero settore Sicit Group (+6,4%), che ha già così superato i 17,30 euro per azione messi sul piatto dal Gruppo Syngenta per una eventuale Opa totalitaria sulla società.