Il CdA di Ki Group Holding ha esaminato ed approvato una versione aggiornata del progetto di bilancio di esercizio della società e del bilancio consolidato del Gruppo Ki per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2020.
Successivamente alla riunione del board dello scorso 15 aprile, infatti, la società ha ricevuto due pareri da parte di primari studi legali aventi ad oggetto una disamina del contenzioso in essere con il Fallimento BioNature, della sentenza di primo grado sfavorevole alla società, nonché della linea difensiva dalla stessa adottata, con una valutazione dei possibili esiti dell’appello instaurato.
Tali pareri evidenziano che la sentenza di primo grado inerente tale contenzioso non abbia correttamente considerato le plurime e valide argomentazioni della società per contestare la richiesta avanzata dalla curatela del Fallimento.
Alla luce di ciò, pertanto, gli amministratori hanno ritenuto di riapprovare il progetto bilancio di esercizio della società per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2020, valutando
la passività potenziale scaturente dal contenzioso in oggetto come possibile, date le incertezze insite in ogni contenzioso, procedendo ad accantonare a un fondo rischi, a titolo prudenziale, e per un importo pari a circa 0,5 milioni.
Il bilancio consolidato del Gruppo Ki al 31 dicembre 2020, pertanto, (ad oggi costituito dalla capogruppo Ki Group Holding e dalle controllate al 100% La Fonte della Vita e al 100% Organic Food Retail, presenta, a livello di conto economico: ricavi pari ad 10,3 milioni rispetto agli 26,3 milioni del 2019 “riesposto” per considerare anche per tale periodo i risultati economici di Organic Oils Italia, società ceduta il 20 aprile 2020 tra le discontinued operation.
L’EBITDA è stato negativo per 3,1 milioni rispetto al deficit di 1,7 milioni del 2019 e un risultato netto in perdita per 3,2 milioni rispetto alla perdita di 3,9 milioni del 2019.
Escludendo i risultati netti di Organic Oils Italia e gli oneri non ricorrenti rilevati nell’esercizio 2020 legati al procedimento BioNature precedentemente descritto, il risultato netto delle attività in funzionamento del 2020 ha evidenziato una perdita di 3,7 milioni.
Il Gruppo non ha usufruito della Deroga prevista dall’art. 60, comma 7-bis, del Decreto Legge 104/2020 (“Decreto Agosto”) e non ha pertanto proceduto con la sospensione degli ammortamenti nel corso dell’esercizio.
Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto si è fissato a 8,9 milioni, in aumento di 1,2 milioni rispetto a fine 2019.