Nell’esercizio 2020 Giglio Group ha riportato ricavi consolidati pari a 42,3 milioni, in crescita del 5,2% su base annua.
Una dinamica principalmente ascrivibile al consolidamento per 12 mesi della controllata E-Commerce Outsourcing acquisita nel quarto trimestre 2019 e all’avvio del settore healthcare che ha generato vendite di DPI per 10,4 milioni con una marginalità di circa il 25%.
Il Gross Merchandise Value (GMV), che rappresenta il valore di tutti i beni venduti ai clienti finali, è cresciuto del 22% a circa 100 milioni.
L’Ebitda è aumentato dell’87,7% a 1,9 milioni (1 milione nel 2019 normalizzato dagli
oneri non ricorrenti), con il relativo margine salito al 4,6% dal precedente 2,6%.
L’Ebit adjusted è stato negativo per 2,3 milioni (-0,8 milioni nel 2019), spesati ammortamenti e svalutazioni aumentati a 4,3 milioni (1,8 milioni nel 2019). Quest’ultima voce è stata riesposta nel periodo di confronto alla luce della finalizzazione della “Purchase Price allocation” relativa all’acquisizione di E-Commerce Outsourcing.
L’esercizio si è chiuso con una perdita netta di 2,6 milioni (-3 milioni nel 2019 normalizzato dagli oneri non ricorrenti), influenzata da operazioni non ricorrenti quali la rinegoziazione dell’earn-out di eCommerce Outsourcing pari a 0,6 milioni e gli utili su cambi relativi al finanziamento in dollari da parte di Meridiana Holding per 0,4 milioni e da parte di Azo Asia per 0,1 milioni.
Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto si è fissato a 10,7 milioni, in calo rispetto ai 12,3 milioni di fine 2019.
Infine, il CDA conferma di aver rilevato una situazione di diminuzione del capitale sociale per perdite rilevante ex art. 2446, comma 1, c.c.. e l’intenzione di esercitare la delega per la parte residua dell’aumento di capitale deliberato il 12 novembre 2020 dall’assemblea degli azionisti, con riguardo alla quale il socio di maggioranza, Meridiana Holding, garantisce il 50% dell’aumento di capitale stesso, come già comunicato lo scorso 29 aprile.