Banche (-0,6%) – Brilla Pop. di Sondrio (+2,8%)

Il Ftse Italia Banche termina con un calo dello 0,6% e in linea all’analogo indice europeo (-0,7%), frenando in parte anche il Ftse Mib (+0,1%).

Sui mercati sono scattate le preoccupazioni legate al rialzo dell’inflazione, che potrebbero portare le banche centrali a rallentare le proprie politiche ultra accomodanti.

In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta da un lato sull’andamento dei contagi e sulle misure restrittive (e il loro allentamento) per rallentare la corsa del virus e, dall’altro, sulla prosecuzione della campagna vaccinale, che dovrebbe entrare nel vivo nei prossimi mesi.

In Italia il focus è sul Recovery Plan da oltre 200 miliardi elaborato dal Governo che è stato inviato alla Commissione Europea.

In questo scenario, con lo spread rimasto in area 120 pb, sul comparto bancario sono prevalse le vendite.

Sul Ftse Mib ritraccia UniCredit (-1,9%), sempre al centro dei rumor di M&A e con il neo Ad Orcel che ha varato la nuova struttura organizzativa. Anche Banco Bpm (+0,5%) rimane al centro delle attenzioni del mercato in vista di possibili aggregazioni.

Sul Mid Cap tiene Mps (+0,1%), in attesa di capire come il Governo intende portare avanti l’iter della privatizzazione. In spolvero Popolare di Sondrio (+2,8%), oggetto di rumor per una possibile aggregazione.

Sullo Small Cap il focus resta su Carige, aspettando novità sulla riammissione in Borsa e con il FITD al lavoro sulla cessione della quota di controllo e reduce dai risultati. In luce Banca Finnat (+0,7%), in attesa dei conti.