Landi Renzo ha chiuso il primo trimestre 2021 con ricavi del gruppo in calo del 10,5% a/a, a 33,2 milioni.
Dal lato geografica, l’Italia (12,8% del fatturato) ha registrato un decremento del 35,7% a 4,2 milioni. Il resto dell’Europa (53,7% del fatturato) ha segnato un calo del 13,1% a 17,8 milioni, mentre il continente americano (9,6% del fatturato) ha visto una diminuzione del 15,7% a 3,2 milioni. Infine, l’Asia e il resto del mondo (23,7% del fatturato) hanno registrato un incremento del 28,7% a 7,8 milioni.
Il Gruppo nei primi tre mesi del 2021 ha realizzato all’estero l’87,2% del fatturato, di cui il 53,7% nell’area europea e il 33,5% nell’area extra europea
Nel canale OEM le vendite sono scese del 16,3% a 14,6 milioni, principalmente per le difficoltà di approvvigionamento delle materie prime e della componentistica.
L’Ebitda è diminuito dell’83,3% a 0,4 milioni, per una marginalità dell’1,1% (-530 punti base).
L’Ebit è risultato negativo per 2,9 milioni, dopo aver contabilizzato ammortamenti e svalutazioni per 3,3 milioni.
La perdita netta del Gruppo sale a 4,3 milioni da 1,4 milioni del 1Q 2020.
L’indebitamento netto a fine marzo 2021 aumenta a 85,5 milioni da 72,9 milioni a fine anno 2020. Senza considerare gli effetti dell’applicazione del principio contabile IFRS 16 e la valutazione al fair value dei contratti finanziari derivati, l’indebitamento al 31 marzo 2021 sarebbe risultato pari a 80,6 milioni.
Per il resto dell’anno il Gruppo conferma le previsioni in termini di fatturato e marginalità
indicate in occasione della pubblicazione dei risultati al 31 dicembre 2020.