L’attenzione su Generali, oltre che sui conti, resta sul tema della governance, dopo le proposte di modifica arrivate da Francesco Gaetano Caltagirone, secondo azionista del Leone con il 5,63% del capitale oltre che vice presidente vicario. Nel cda di ieri l’argomento è stato solo sfiorato.
Secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore, data la difficoltà di arrivare a larghe intese sulla lista per il cda, un punto di incontro potrebbe arrivare con l’introduzione della figura di un direttore generale, richiesta più volte avanzata da vari soci privati della compagnia triestina, non ultimo lo stesso Caltagirone due settimane fa attraverso una mail.
Al direttore generale, aggiunge il quotidiano, potrebbe essere affiancato un presidente che, pur senza incarichi operativi, possieda un sistema di relazioni internazionali tali da supportare lo sviluppo all’estero di Generale. Il tutto invece di tornare a nominare un comitato esecutivo, organo non più ben visto dai mercati.
Secondo il Corriere della Sera, il prossimo board previsto a giugno potrebbe essere il momento buono per decidere se ci sarà o meno una lista del board.
Il confronto sul governo societario non sembra destinato a risolversi nel breve termine, considerando che il rinnovo del cda è fissato per la primavera del 2022.