A breve il tribunale di New York, dove sono rimasti sospesi due procedimenti di Blackstone contro RCS e il suo presidente Urbano Cairo, sarà informato dalle parti in merito all’esito dell’arbitrato italiano sulla contestata vendita della sede storica di RCS a Blackstone, che ha visto prevalere le ragioni del fondo americano.
Lo si apprende da Il Sole 24 Ore. Nei giorni scorsi la Camera Arbitrale di Milano non ha accolto le richieste avanzate dalla casa editrice sul Lodo relativo alla cessione dell’immobile di via Solferino.
“La società, fermo restando che non condivide il giudizio dei due arbitri e che si riserva ogni
valutazione e ogni diritto, sottolinea che anche dalle motivazioni del Lodo non emerge
alcuna scorrettezza o mala fede di RCS, che viceversa ha agito per la doverosa tutela del
patrimonio sociale, leso dal significativo differenziale di valore con cui nel 2013 è stato
venduto l’immobile”, aveva spiegato RCS in una nota del 14 maggio.
“Il Lodo definitivo, confermando che RCS non ha agito in modo scorretto e tantomeno
temerario, rinsalda, come già quello parziale dello scorso anno, la posizione della società
innanzi alla Supreme Court of the State of New York (ove i procedimenti intentati dalle
controparti sono sospesi)”, concludeva la nota.
“La società ritiene che detti giudizi – attualmente sospesi – siano proposti innanzi a un giudice privo di giurisdizione, e siano comunque infondati (peraltro, nei due giudizi pendenti a New York, uno contro RCS e l’altro contro il suo presidente, il preteso danno non risulta neppure quantificato, oltre a non esservi alcuna base per duplicare il danno nei due giudizi)”, ha sottolineato poi RCS in una successiva nota del 20 maggio.
“Il Lodo del 14 maggio 2021 ha disposto la compensazione delle spese di lite e respinto le
domande risarcitorie di controparte fondate su un preteso comportamento temerario e di
mala fede di RCS. Questa decisione, incidendo sul merito, evidenzia l’infondatezza delle
domande avversarie avanti la Supreme Court of the State of New York, basate su addebiti
nei confronti di RCS già smentiti dal Lodo”, aggiungeva la nota.