PromoSprint Holding, nella veste tra l’altro di socio rilevante di Sicit Group con una partecipazione costituita da 1.902.000 azioni della società, esprime alcune brevi considerazioni in merito all’opa sull’intero capitale di Sicit stessa annunciata lo scorso 16 aprile da Circular BidCo.
Più in particolare, PromoSprint intende rendere nota al mercato la sua posizione in merito a quanto segue:
- “l’operazione che diede luogo alla quotazione di Sicit attraverso la business combination
con la SPAC SprintItaly si fondava su aspettative e prospettive di medio e lungo termine
riguardanti il futuro e la crescita (anche di valore) di Sicit, condivise anche da Intesa
Holding, che oggi invece, forte della sua posizione di socio di controllo di Sicit, si
propone l’obiettivo di un delisting volto – a soli due anni dalla data della quotazione – a
privare il mercato dell’upside valutativo che il business plan della società avrebbe auspicabilmente garantito. Si tratta di un obiettivo che Intesa Holding mira a realizzare
sulla scorta di una valutazione della società sostanzialmente pari al corso di borsa delle
azioni Sicit registrato nel giorno precedente l’annuncio dell’OPA Circular BidCo, che non
riconosce pertanto alcun premio di controllo al mercato e che, a giudizio di Promo Sprint,
non esprime in alcun modo valore intrinseco e prospettive di crescita di Sicit (vedi risultati 1Q21). - il giudizio di PromoSprint in merito alla valutazione riconosciuta a Sicit nel contesto dell’OPA Circular BidCo ha peraltro poco o nulla di soggettivo, posto che risulta
supportato – oltre che dalla manifestazione di interesse effettuata di recente dal Gruppo
Syngenta, vanificata da Intesa Holding – anche da uno studio pubblicato il 7 aprile 2021 da un analista di una primaria banca, che indica un target price per le azioni di Sicit di 17,2 euro, senza considerare alcun premio di maggioranza; - se comparata alle numerose offerte pubbliche totalitarie promosse in Italia negli ultimi
mesi, l’OPA Circular BidCo si troverebbe a godere di un poco invidiabile primato nel non
riconoscere alcun significativo premio al mercato rispetto ai corsi dei rispettivi titoli (a
maggior ragione, in relazione a cosiddette OPA insiders)”.
Alla luce di quanto sopra, PromoSprint “continuerà a impegnarsi, come ha fatto sino ad ora, per cercare di tutelare gli interessi dei soci di Sicit in relazione a un’operazione che, per quanto sia stata promossa sul mercato, attualmente sembra presentare davvero poche delle caratteristiche che sarebbero invece indispensabili per farla diventare vendibile”.