Il Ftse Italia Banche chiude con un rialzo dello 0,5% e in linea all’analogo indice europeo (+0,3%), sostenendo anche il Ftse Mib (+0,2%).
Sui mercati sono scattate le preoccupazioni legate al rialzo dell’inflazione, che potrebbero portare le banche centrali a rallentare le proprie politiche ultra accomodanti.
In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta da un lato sui dati in netto miglioramento relativi all’andamento dei contagi e sull’allentamento delle misure restrittive, e dall’altro sulla prosecuzione della campagna vaccinale, che sta entrando nel vivo.
In Italia il focus è sul Recovery Plan da oltre 200 miliardi elaborato dal Governo e inviato alla Commissione Europea.
In questo scenario, con lo spread rimasto in area 110 pb, sul comparto bancario sono prevalsi gli acquisti.
Sul Ftse Mib bene Intesa Sanpaolo (+1,1%), che accelererà ulteriormente nel private banking in Svizzera, mentre frena UniCredit (-0,3%), al centro delle attenzioni del mercato in ottica M&A.
Sul Mid Cap ok Mps (+0,8%), in attesa di capire come il Governo intende portare avanti l’iter della privatizzazione. In luce Popolare di Sondrio (+0,7%), che potrebbe trasformarsi in Spa entro l’autunno secondo rumor.
Sullo Small Cap il focus resta su Carige, aspettando novità sulla riammissione in Borsa e con il FITD al lavoro sulla cessione della quota di controllo. Tiene Banca Profilo (+0,2%), che ha completato la cessione della controllata svizzera. Ben intonata Banca Finnat (+2,2%).