Il Ftse Italia Servizi Finanziari chiude la settimana con un ribasso dell’1,8% e in direzione opposta rispetto all’analogo indice europeo (+2,2%), risentendo in parte della frenata del comparto bancario (-4,1%) e uniformandosi al Ftse Mib (-1,9%).
Sui mercati l’attenzione rimane sulle pressioni inflazionistiche, che potrebbero portare le banche centrali a rallentare le proprie politiche ultra accomodanti.
In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta da un lato sui dati in netto miglioramento relativi all’andamento dei contagi e sull’allentamento delle misure restrittive, e dall’altro sulla prosecuzione della campagna vaccinale, che sta entrando nel vivo.
In Italia il focus è sul Recovery Plan da oltre 200 miliardi elaborato dal Governo che è stato inviato alla Commissione Europea.
La settimana negativa del settore creditizio ha impattato in parte sui titoli dell’asset management, tra i quali sul Ftse Mib si mette in luce Banca Generali (+2,3%), che prosegue negli investimenti nell’economia reale.
Sul listino principale frena Nexi (-0,2%), che ha sottoscritto l’atto di fusione di Nets e che nei prossimi completerà anche l’operazione SIA. Male Exor (-4,3%), che ha siglato una partnership con un family office di Hong Kong per investire nelle eccellenze italiane dei beni di consumo.
Sul Mid Cap rallentano Banca Ifis (-4,2%), doValue (-1,7%) e Cerved (-0,7%). Contiene il calo illimity (-0,3%), che ha siglato una joint venture con Apollo nei crediti distressed immobiliari in Italia.
Sullo Small Cap sottotono Banca Intermobiliare (-3,3%), al lavoro su un nuovo aumento di capitale. In rosso Banca Sistema (-2,8%), che continua a crescere nel credito su pegno.