Mercati – Acquisti in Europa e a Wall Street in scia a rassicurazioni banche centrali

Procede in rialzo la seduta delle borse europee in linea con l’avvio positivo di Dow Jones (+0,8%), S&P500 (+0,6%) e Nasdaq (+0,8%) a Wall Street, con nuovi record per gli ultimi due. A Piazza Affari il Ftse Mib guadagna l’1,3% in area 25.400 punti, ben intonato come il Ftse 100 di Londra (+0,7%), il Dax di Francoforte (+1%), il Cac 40 di Parigi (+1,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (+1,3%).

Il focus resta prevalentemente sulla ripresa dell’economia globale e sulle prossime mosse delle banche centrali, dopo la volatilità innescata la scorsa settimana dalle indicazioni della Fed.

Negli ultimi giorni gli esponenti dell’istituto di Washington hanno rassicurato sul mantenimento di una politica monetaria accomodante, ribadendo che l’accelerazione dei prezzi rappresenta un fenomento temporaneo. Eventuali riduzioni degli stimoli di emergenza saranno valutate solo in base all’andamento dell’inflazione e al raggiungimento degli obiettivi di occupazione.

Anche la Bce, nel bollettino economico, ha escluso un ritiro prematuro delle misure di sostegno in quanto indebolirebbe la ripresa, aggiungendo che le pressioni sui prezzi rimarranno nel complesso contenute, in un contesto caratterizzato da rischi sulle prospettive di crescita bilanciati. Per l’Eurotower, il Pil dell’Eurozona tornerà sui livelli pre-Covd nel primo trimestre 2022.

Anche Standard & Poor’s ha diffuso il proprio Economic Outlook Europe del terzo trimestre, rivedendo al rialzo le stime sull’inflazione dell’eurozona (1,4% nel 2021 e 1,8% nel 2022) ma anche le previsioni sul Pil dell’Italia (+4,9% sia per quest’anno sia per il prossimo).

Sul fronte macro, negli Usa, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione si sono attestate a 411 mila unità, superiori al consensus (380 mila) ma sostanzialmente in linea con le 412 mila della rilevazione precedente. La lettura finale del Pil americano del primo trimestre è stata confermata al 6,4%, mentre gli ordini di beni durevoli a maggio sono aumentati del 2,3% (+2,8% le stime) e le scorte all’ingrosso dell’1,1% (+0,8% il consensus).

In Europa l’indice IFO, che misura la fiducia delle aziende tedesche, si è attestato a 101,8 punti (oltre i 100,7 punti previsti) dopo i 99,2 punti di maggio. Anche l’indicatore relativo alle aspettative di business, pari a 104 punti, si è rivelato superiore alle stime (103,6 punti) e al dato di maggio (102,9 punti).

Sul Forex l’euro/dollaro risale leggermente a 1,1945 e il cambio tra biglietto verde e yen rimane in area 110,8. In calo la sterlina a 1,392 dollari dopo la riunione della Bank of England, che ha mantenuto invariata la politica monetaria, confermando i tassi e gli acquisti di titoli sui livelli attuali. Il voto sul mantenimento del QE a 875 miliardi di sterline ha visto 8 membri su 9 favorevoli a tenere lo status quo, contro un voto per la riduzione a 825 miliardi.

Tra le materie prime invertono la rotta le quotazioni del greggio con il Brent (-0,4%) a 74,9 dollari e il Wti (-0,4%) a 72,8 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si contrae a 105 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,86%.

Tornando a Piazza Affari, fra le big cap avanzano soprattutto Amplifon (+3,6%) e Diasorin (+4,1%) mentre le vendite colpiscono Banco Bpm (-1,3%), Telecom Italia (-0,7%) e Pirelli (-0,8%), quest’ultima in scia al downgrade di Goldman Sachs da ‘neutral’ a ‘sell’ con target price fissato a 4,70 euro.