Il Ftse Italia Banche chiude l’ottava con un rialzo del 2,6% e allineato all’analogo indice europeo (+2,2%), sostenendo anche il Ftse Mib (+1,2%).
Sui mercati l’attenzione rimane sulle pressioni inflazionistiche, che potrebbero portare le banche centrali a rallentare le proprie politiche ultra accomodanti.
In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta da un lato sui dati in netto miglioramento relativi all’andamento dei contagi e sull’allentamento delle misure restrittive, e dall’altro sulla prosecuzione della campagna vaccinale, che sta entrando nel vivo.
In Italia il focus è sul Recovery Plan da oltre 200 miliardi elaborato dal Governo e approvato alla Commissione Europea.
In questo scenario, con lo spread rimasto in area 110 pb, il comparto bancario ha archiviato una settimana positiva.
Sul Ftse Mib bene Intesa Sanpaolo (+1,8%), che ha siglato una partnership strategica con Tinexta a sostegno delle PMI. Ok UniCredit (+4%), che ha completato il piano di buy-back da 178,7 milioni e sempre al centro dei rumor di M&A, così come Banco Bpm (-0,6%), che ha accelerato il de-risking, collocato un bond e ridefinito gli accordi con Covéa nella bancassurance.
Sul Mid Cap frena Mps (-0,8%), in attesa di capire come il Governo intende gestire l’iter della privatizzazione.
Sullo Small Cap il focus resta su Carige, aspettando novità sulla riammissione in Borsa e con il FITD al lavoro sulla cessione della quota di controllo.