Cellnex Telecom ha concluso l’acquisto degli asset di torri di telecomunicazione di CK Hutchison in Italia (circa 9.100 siti) dopo aver ottenuto l’autorizzazione dell’Autorità Garante della Concorrenza italiana lo scorso 17 giugno.
L’Italia è il quinto paese – dopo gli accordi già raggiunti e annunciati all’inizio dell’anno in Austria, Danimarca, Irlanda e Svezia – dei sei previsti nell’accordo con CK Hutchison annunciato lo scorso 12 novembre. La chiusura dell’accordo nel Regno Unito è prevista invece entro la prima metà del 2022.
Segnaliamo che l’operazione si attesta complessivamente sui 10 miliardi. Gli accordi prevedono, inoltre, la realizzazione di 5.300 nuovi siti (di cui 900 in Italia) nel corso dei prossimi otto anni con un ulteriore investimento di 1,1 miliardi di euro.
L’operazione consentirà a Cellnex di avere in Italia un totale di circa 20.000 torri di telecomunicazioni a cui andranno ad aggiungersi altre 3.000 torri entro il 2030 e un totale di 2.194 nodi DAS[1] (Distributed Antenna System). Numeri che renderanno l’Italia uno dei principali mercati del gruppo per il volume di attivi gestiti.