Banche (-2,5%) – UniCredit (-4%) in rosso nella settimana

Il Ftse Italia Banche termina l’ottava con un ribasso del 2,5% e allineato all’analogo indice europeo (-2,6%), frenando anche il Ftse Mib (-0,9%).

Sui mercati l’attenzione rimane sulle pressioni inflazionistiche, che potrebbero portare le banche centrali a rallentare le proprie politiche ultra accomodanti.

In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta da un lato sui dati in netto miglioramento relativi all’andamento dei contagi e sull’allentamento delle misure restrittive, e dall’altro sulla prosecuzione della campagna vaccinale, che sta entrando nel vivo.

In Italia il focus è sul Recovery Plan da oltre 200 miliardi elaborato dal Governo e approvato alla Commissione Europea.

In questo scenario, con lo spread che ha oscillato in area 100-105 pb, il comparto bancario ha archiviato una settimana negativa.

Sul Ftse Mib rallenta UniCredit (-4%), che ha collocato strumenti At1 e un bond, con la banca al centro delle attenzioni del mercato in ottica M&A. Lettera su Mediobanca (-1,2%), con Leonardo Del Vecchio salito in prossimità del 19 per cento.

Sul Mid Cap sottotono Mps (-2,1%), in attesa di capire come il Governo intende gestire l’iter della privatizzazione e con la banca che stima che l’aumento di capitale da 2,5 miliardi possa avvenire a marzo/aprile 2022. Vendite su Credem (-1,5%), che ha collocato un bond.

Sullo Small Cap il focus resta su Carige, aspettando novità sulla riammissione in Borsa e con il FITD al lavoro sulla cessione della quota di controllo.