Il Ftse Italia Banche chiude con un calo dell’1,6% e allineato all’analogo indice europeo (-1,5%), frenando anche il Ftse Mib (-0,5%).
Sui mercati l’attenzione rimane sul possibile avvio del tapering da parte della Fed, anche se la banca centrale americana ha precisato che la crescita economica non è ancora abbastanza solida per pensare di stabilirne i tempi.
In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta da un lato sui dati in netto miglioramento relativi all’andamento dei contagi e sull’allentamento delle misure restrittive, e dall’altro sulla prosecuzione della campagna vaccinale, ormai entrata nel vivo. Tuttavia, la preoccupazione torna a salire a causa del diffondersi della cosiddetta variante Delta, che potrebbe rallentare il ritmo della crescita economica.
In Italia il focus è sul Recovery Plan da oltre 200 miliardi elaborato dal Governo e approvato alla Commissione Europea.
In questo scenario, con lo spread rimasto sotto i 105 pb, sul comparto bancario ha sono tornate a prevalere le vendite.
Sul Ftse Mib frena ancora UniCredit (-1,7%), sempre al centro delle attenzioni del mercato in ottica M&A. Sottotono Mediobanca (-0,6%), in attesa delle prossime mosse di Leonardo Del Vecchio
Sul Mid Cap vendite su Mps (-0,9%), in attesa di capire come il Governo intende gestire l’iter della privatizzazione e con lo shortfall di capitale che potrebbe essere inferiore rispetto a quello stimato.
Sullo Small Cap il focus resta su Carige, aspettando novità sulla riammissione in Borsa e sulla cessione della quota di controllo. Acquisti su Banca Finnat (+0,7%).