Banche (-1,1%) – Tornano le vendite su UniCredit (-1%)

Il Ftse Italia Banche chiude con un calo dell’1,1% e al di sotto dell’analogo indice europeo (-0,3%), frenando anche il Ftse Mib (-1,3%).

Sui mercati l’attenzione rimane sul possibile avvio del tapering da parte della Fed, anche se la banca centrale americana ha precisato che la crescita economica non è ancora abbastanza solida per pensare di stabilirne i tempi.

In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta da un lato sui dati in netto miglioramento relativi all’andamento dei contagi e sull’allentamento delle misure restrittive, e dall’altro sulla prosecuzione della campagna vaccinale, ormai entrata nel vivo. Tuttavia, la preoccupazione torna a salire a causa del diffondersi della cosiddetta variante Delta, che potrebbe rallentare il ritmo della crescita economica.

In Italia il focus è sul Recovery Plan da oltre 200 miliardi elaborato dal Governo e approvato alla Commissione Europea.

In questo scenario, con lo spread risalito in area 105 pb, sul comparto bancario sono tornate le vendite.

Sul Ftse Mib frena UniCredit (-1%), che ha semplificato ulteriormente la struttura organizzativa mentre si allontanano le ipotesi di M&A. Resiste Banco Bpm (0,0%), al centro delle attenzioni del mercato nell’ottica del consolidamento.

Sul Mid Cap risale Mps (+0,6%), in attesa di capire come il Governo intende gestire l’iter della privatizzazione e con lo shortfall di capitale che potrebbe essere inferiore rispetto a quello stimato.

Sullo Small Cap il focus resta su Carige, aspettando novità sulla riammissione in Borsa e sulla cessione della quota di controllo.