Servizi Finanziari (-1,5%) – In rosso Exor (-2,3%) e doValue (-1,6%)

Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un ribasso dell’1,5% e al di sotto dell’analogo indice europeo (-0,9%), risentendo dello stop del del comparto bancario (-1,1%) e uniformandosi al Ftse Mib (-1,3%).

Sui mercati l’attenzione rimane sul possibile avvio del tapering da parte della Fed, anche se la banca centrale americana ha precisato che la crescita economica non è ancora abbastanza solida per pensare di stabilirne i tempi.

In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta da un lato sui dati in netto miglioramento relativi all’andamento dei contagi e sull’allentamento delle misure restrittive, e dall’altro sulla prosecuzione della campagna vaccinale, ormai entrata nel vivo. Tuttavia, la preoccupazione torna a salire a causa del diffondersi della cosiddetta variante Delta, che potrebbe rallentare il ritmo della crescita economica.

In Italia il focus è sul Recovery Plan da oltre 200 miliardi elaborato dal Governo e approvato alla Commissione Europea.

La frenata del settore creditizio ha impattato anche sui titoli dell’asset management, inclusa sul Mid Cap Anima (-1,2%).

Sul listino principale rallenta Nexi (-2,5%), che procede nell’iter che porterà alla creazione di un player europeo con le operazioni Nets e SIA. In rosso Exor (-2,3%).

Sul Mid Cap sottotono Banca Ifis (-2%), Cerved (-0,3%), con l’Opa promossa da Castor che partirà oggi 16 luglio, e doValue (-1,6%), che ha prezzato un bond.

Sullo Small Cap lettera su Banca Intermobiliare (-2%), al lavoro su un nuovo aumento di capitale. Tiene Banca Sistema (0,0%), i cui crediti cartolarizzati nella cessione del quinto hanno raggiunto i 350 milioni.