Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un progresso dello 0,7% e in linea all’analogo indice europeo (+1,1%), beneficiando degli acquisti sul comparto bancario (+1,5%) e uniformandosi al Ftse Mib (+1%).
Sui mercati l’attenzione rimane sul possibile avvio del tapering da parte della Fed, anche se la banca centrale americana ha precisato che la crescita economica non è ancora abbastanza solida per pensare di stabilirne i tempi.
In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta da un lato sui dati in netto miglioramento relativi all’andamento dei contagi e sull’allentamento delle misure restrittive, e dall’altro sulla prosecuzione della campagna vaccinale, ormai entrata nel vivo. Tuttavia, la preoccupazione torna a salire a causa del diffondersi della cosiddetta variante Delta, che potrebbe rallentare il ritmo della crescita economica.
In Italia il focus è sul Recovery Plan da oltre 200 miliardi elaborato dal Governo e approvato alla Commissione Europea.
La seduta in rialzo del settore creditizio ha impattato ianche sui titoli del risparmio gestito, incluse sul Ftse Mib Fineco (+3,1%), Banca Generali (+1,5%) e Azimut (+0,3%), fresca di conti. Qualche realizzo su Banca Mediolanum (-0,1%), reduce dai risultati.
Sul listino principale ok Nexi (+0,8%), che procede nell’iter che porterà alla creazione di un player europeo con le operazioni Nets e SIA e in attesa dei risultati.
Sul Mid Cap sottotono Cerved (-0,4%), mentre prosegue l’Opa promossa da Castor e il cui cda ha approvato i risultati. Bene Banca Ifis (+0,9%), che ha concluso una cartolarizzazione da 1,15 miliardi, doValue (+1,5%), che da inizio 2021 si è aggiudicata oltre 5 miliardi di nuovi contratti di servicing, e illimity (+0,7%), la cui assemblea ha dato il via libera all’aumento di capitale riservato al gruppo Ion.
Sullo Small Cap denaro su Banca Intermobiliare (+0,3%), al lavoro su un nuovo aumento di capitale. Acquisti su Banca Sistema (+0,9%), in attesa dei risultati.