Il Ftse Italia Servizi Finanziari chiude con un guadagno dello 0,2% e in direzione opposta rispetto all’analogo indice europeo (-0,2%), risentendo in parte della frenata del comparto bancario (-0,1%) e uniformandosi al Ftse Mib (+0,2%).
Sui mercati l’attenzione rimane sull’avvio del tapering da parte della Fed, possibile entro la fine dell’anno, anche se un intervento troppo prematuro potrebbe rivelarsi molto dannoso visto il clima di incertezza alimentato da debolezze nell’economia Usa e la proliferazione della variante Delta.
In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta sull’andamento dei contagi, con una dose di preoccupazione per la variante Delta, e sulla prosecuzione della campagna vaccinale.
Lo stop del settore creditizio ha impattato in parte anche sui titoli del risparmio gestito, frenati parzialmente dai realizzi.
Sul listino principale ritraccia Nexi (-1,1%), che procede nell’iter che porterà alla creazione di un player europeo con le operazioni Nets e SIA. Rallenta Exor (-0,5%).
Sul Mid Cap ok Cerved (+1,6%), con Castor che ha alzato il corrispettivo sull’Opa e di cui il cda ha preso atto. Acquisti su Banca Ifis (+0,9%) e illimity (+0,9%), mentre frena doValue (-0,2%), che secondo rumor sarebbe interessata a un’altra operazione in Grecia.
Sullo Small Cap lettera su Banca Intermobiliare (-0,7%), al lavoro su un nuovo aumento di capitale.