Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un ribasso dell’1,2% e al di sotto dell’analogo indice europeo (-0,4%), risentendo della frenata del comparto bancario (-0,6%) e facendo peggio del Ftse Mib (-0,7%).
Sui mercati l’attenzione rimane sull’avvio del tapering da parte della Fed, possibile entro la fine dell’anno, anche se un intervento troppo prematuro potrebbe rivelarsi molto dannoso visto il clima di incertezza alimentato da debolezze nell’economia Usa e la proliferazione della variante Delta.
In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta sull’andamento dei contagi, con una dose di preoccupazione per la variante Delta, e sulla prosecuzione della campagna vaccinale.
La seduta sottotono del settore creditizio ha impattato in parte anche sui titoli del risparmio gestito, tra i quali sul Ftse Mib si mette in luce Fineco (+1,1%), reduce dalla solida raccolta netta di agosto. Qualche realizzo su Azimut (-0,1%) e Banca Mediolanum (-0,5%), reduci dalla raccolta netta di agosto.
Sul listino principale ok Nexi (+0,4%), che procede nell’iter che porterà alla creazione di un player europeo con le operazioni Nets e SIA.
Sul Mid Cap rallentano Cerved (-0,3%), con Castor che ha alzato il corrispettivo sull’Opa in caso di adesioni sopra il 90%, Banca Ifis (-0,8%) e doValue (-1%).
Sullo Small Cap lettera su Banca Intermobiliare (-1,7%), al lavoro su un nuovo aumento di capitale.