Servizi Finanziari (-0,6%) – Sottotono Exor (-0,9%) dopo i risultati

Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con una flessione dello 0,6% e in linea all’analogo indice europeo (-0,8%), risentendo della nuova frenata del comparto bancario (-0,9%) e uniformandosi al Ftse Mib (-0,8%).

Sui mercati l’attenzione rimane sull’avvio del tapering da parte della Fed, possibile entro la fine dell’anno, anche se un intervento troppo prematuro potrebbe rivelarsi molto dannoso visto il clima di incertezza alimentato da debolezze nell’economia Usa e la proliferazione della variante Delta.

In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta sull’andamento dei contagi, con una dose di preoccupazione per la variante Delta, e sulla prosecuzione della campagna vaccinale.

La seduta sottotono del settore creditizio ha impattato anche sui titoli del risparmio gestito, rallentati da qualche realizzo, inclusa sul Ftse Mib Banca Generali (-0,5%), reduce da una solida raccolta netta ad agosto.

Sul listino principale ritraccia Nexi (-1,9%), che procede nell’iter che porterà alla creazione di un player europeo con le operazioni Nets e SIA. Vendite su Exor (-0,9%), fresca di conti.

Sul Mid Cap resistono Cerved (+0,4%), con Castor che ha alzato il corrispettivo sull’Opa in caso di adesioni sopra il 90%, e Banca Ifis (+0,1%). Stop per doValue (-1,3%). Ok BFF Bank (+1,1%), il cui cda ha convocato l’assemblea sul dividendo.

Sullo Small Cap denaro su Banca Intermobiliare (+0,7%), al lavoro su un nuovo aumento di capitale.