Generali – Proseguono i rumor sulla governance

Proseguono i rumor sulla governance di Generali in vista del cda del prossimo 27 settembre, da cui potrebbe emergere un quadro più chiaro della situazione.

Le ultime indiscrezioni in ordine di tempo vengono riportate da La Repubblica, secondo cui la Consob si prepara a chiedere informazioni utili a verificare i requisiti di indipendenza di quattro consiglieri di Generali, Romolo Bardin, Alberta Figari, Sabrina Pucci e Diva Moriani, che sono anche componenti del comitato nomine.

Secondo quanto riporta il giornale, eventuali rilievi potrebbero portare a un rimpasto nel comitato nomine, chiamato a varare la lista del cda uscente, per ripristinare la maggioranza di indipendenti o a una task force nomine.

Secondo quanto si apprende dal giornale, l’authority dei mercati segue sotto tutti i punti di vista e con grande attenzione la vicenda, dopo che lo scorso fine settimana Francesco Gaetano Caltagirone e Leonardo Del Vecchio, azionisti storici di Generali, hanno comunicato di avere siglato un patto sul 10,95% del capitale in vista del rinnovo del board, previsto nella primavera del 2022.

Il Group Ceo di Generali, Philippe Donnet, ha dato la propria disponibilità per un terzo mandato.

“Alla luce di ciò, i consiglieri non esecutivi a maggioranza hanno espresso apprezzamento per il lavoro svolto e i risultati conseguiti da Philippe Donnet, accogliendo favorevolmente tale disponibilità in vista, nel caso in cui il consiglio uscente proceda alla presentazione di una lista per il rinnovo del board, di una sua inclusione nella citata lista con il ruolo di Ad anche per il prossimo mandato”, si legge in una nota.

Mediobanca, primo socio della compagnia triestina con il 12,93% del capitale, sarebbe favorevole alla conferma di Donnet alla luce dei risultati raggiunti negli ultimi anni, mentre Caltagirone e Del Vecchio, pur apprezzando quanto fatto dal manager francese, propenderebbero per un ricambio al vertice per accelerare la crescita di Generali.

Intorno alle 10:15 a Piazza Affari il titolo sale dello 0,7% a 17,85 euro, mentre l’indice di settore guadagna lo 0,8 per cento.