Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore energetico e delle utilities:
Viaggiano in ribasso le principali borse europee. Il Dax di Francoforte cede lo 0,5%, il Ftse 100 di Londra lo 0,4%, e il Ftse Mib lo 0,3%. A Wall Street Nasdaq e S&P 500 a -0,5%, Dow Jones a -0,2%.
In ribasso i prezzi del petrolio, con i futures sul Brent in calo dell’1,3% a 74,7 dollari al barile, mentre i futures sul WTI registrano un ribasso dell’1,6% a 71,4 dollari al barile. Intanto i prezzi del gas naturale ed energia continuano a rimanere su livelli record per la troppa discrepanza tra domanda e offerta.
Peggiora la performance di Veolia sulla Borsa di Parigi, dove scambia con un ribasso dell’1,7%. La multinazionale francese, attiva nella dell’acqua, dei rifiuti e nei servizi energetici, ha lanciato ieri un aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro per rafforzare la fusione con l’utility francese Suez. Le due società hanno raggiunto un accordo in primavera, dopo mesi di accuse incrociate e interventi della politica e dei tribunali. Veolia offrirà quattro nuove azioni per 21 azioni esistenti, al prezzo di sottoscrizione di 22,70 euro ciascuna.
“L’accordo di combinazione firmato il 14 maggio 2021 con Suez porterà alla creazione del campione mondiale della trasformazione ecologica, ha affermato Antoine Frérot, Presidente e amministratore delegato di Veolia. “Nell’ambito del finanziamento di questa operazione, Veolia lancia un aumento di capitale (riservato in via prioritaria ai suoi azionisti) che rafforzerà le prospettive della nuova entità e accelererà il suo sviluppo”, ha continuato Frérot.
Italgas ha acquisito Depa e secondo Equita il deal è positivo perché il gruppo italiano entra in Grecia, dove le prospettive di crescita sono interessanti grazie alla bassa penetrazione del gas. Secondo gli esperti, si potranno migliorare le stime di utile di Italgas dell’8-10% nel 2022-23 assumendo un costo del debito del 1% e si attende una reazione positiva del titolo.
Iberdrola ha commissionato l’impianto fotovoltaico Arañuelo III (40 MW), il primo progetto fotovoltaico della Spagna dotato di un sistema di accumulo, in questo caso una batteria da 3 MW con 9 MWh di capacità di accumulo. Iberdrola procede così con il programma di progetti innovativi volti a massimizzare l’uso dell’energia e a promuovere l’integrazione efficiente delle energie rinnovabili nella rete elettrica. Arañuelo III fa parte del complesso Campo Arañuelo, situato in Estremadura, che è costituito dagli impianti fotovoltaici Arañuelo I, II e III (potenza totale di 143 MW) e per il quale Iberdrola ha investito complessivamente 80 milioni di euro. Campo Arañuelo sta ora producendo energia pulita per fornire l’equivalente di 65.000 case all’anno e impedirà il rilascio di 41.000 tonnellate di CO2 nell’atmosfera ogni anno. L’azienda ha posto l’Estremadura in prima linea nei suoi investimenti nelle rinnovabili in Spagna, dove ora gestisce oltre 3.200 MW, di cui quasi 1.200 MW sono fotovoltaici.