Generali – Scatta il countdown per il cda del 27 settembre

Scatta il conto alla rovescia in vista del cda del prossimo 27 settembre, da cui potrebbe emergere un quadro più chiaro sulla futura governance di Generali. Il rinnovo del cda è fissato nella primavera del 2022.

Nello scorso week end il patto di consultazione siglato da Leonardo Del Vecchio e Francesco Gaetano Caltagirone ha visto l’ingresso della Fondazione Crt con suo 1,2% (che potrebbe essere gradualmente aumentata secondo quanto riporta Affari&Finanza di Repubblica), portando così la quota di capitale rappresentata al 12,3% del capitale, non molto distante dalla partecipazione detenuta da Mediobanca, pari al 12,9% del capitale.

Come riportano vari organi di stampa, l’obiettivo di Caltagirone e Del Vecchio è accelerare la strategia di crescita di Generali attraverso operazioni di M&A, passando per un ricambio al vertice. La fondazione piemontese sembra essere d’accordo con questa linea e, secondo alcuni rumor, anche la famiglia Benetton, azionista di Generali con il 3,97% del capitale, potrebbe appoggiare il tutto entrando nel patto di consultazione.

Sull’altro versante c’è Mediobanca che, invece, punta alla riconferma dell’attuale Group Ceo, Philippe Donnet (che ha già dato la propria disponibilità per un terzo mandato), alla luce dei risultati raggiunti negli ultimi anni. L’istituto di piazzetta Cuccia avrebbe l’appoggio delle famiglie Boroli-Drago, che hanno in capo l’1,7% del capitale del Leone di Trieste.

Secondo indiscrezioni riportate da Affari&Finanza de la Repubblica, un compromesso tra il fronte Caltagirone-Del Vecchio e quello di Mediobanca potrebbe arrivare con la conferma di Donnet, la nomina di un nuovo presidente, forse lo stesso Caltagirone, e di un direttore generale da affiancare al Ceo. Anche se al momento non sembra esserci spazio per una tregua, aggiunge il giornale.

Prima del cda del prossimo 27 settembre, chiamato a decidere se dare il via libera alla lista promossa dal cda uscente (come previsto dallo statuto dopo le recenti modifiche), si dovrebbe di nuovo riunire il comitato nomine (dopo il nulla di fatto della settimana scorsa) per discutere di alcune questioni tecniche per preparare il parere per il consiglio che a sua volta dovrà portare avanti il lavoro per l’eventuale lista del cda.

Nel frattempo la situazione, secondo quanto si apprende da MF, viene monitorata dalla Consob (sulla cui richiesta di chiarimento i pattisti che hanno specificato che “per effetto del patto nessun soggetto acquisirà il controllo, di fatto o di diritto di Generali”), dall’IVASS e da Bankitalia.

Bisognerà poi anche capire che ruolo dovrà avere l’attuale presidente della compagnia triestina, Gabriele Galateri.

Intorno alle 12:05 a Piazza Affari il titolo cede l’1,3% a 17,26 euro, un andamento sostanzialmente in linea con l’indice di settore (-1,4%).