Il Ftse Italia Servizi Finanziari chiude con un guadagno dell’1% e al di sotto dell’analogo indice europeo (+2%), beneficiando della risalita del comparto bancario (+1%) e uniformandosi al Ftse Mib (+1,2%).
Sui mercati l’attenzione rimane sull’avvio del tapering da parte della Fed, possibile entro la fine dell’anno, anche se un intervento troppo prematuro potrebbe rivelarsi molto dannoso visto il clima di incertezza alimentato da debolezze nell’economia Usa e la proliferazione della variante Delta. Nel frattempo, la BCE ridurrà il ritmo di acquisto titoli nell’ambito del programma PEPP.
Altro elemento di preoccupazione è la possibile stretta regolatoria cinese sul settore immobiliare a seguito delle difficoltà del colosso Evergrande.
In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta sull’andamento dei contagi, con una dose di preoccupazione per la variante Delta, e sulla prosecuzione della campagna vaccinale.
Il recupero del settore creditizio ha impattato anche sui titoli del risparmio gestito, inclusa sul Ftse Mib Fineco (+2,8%), che intende crescere ancora nel Regno Unito.
Sul listino principale ok Nexi (+0,8%), che procede nell’iter che porterà alla creazione di un player europeo con le operazioni Nets e SIA.
Sul Mid Cap tiene Cerved (+0,1%), che ha visto cambiamenti nel cda alla luce del mutato assetto azionario. Male doValue (-2,5%), mentre salgono Banca Ifis (+0,9%) e illimity (+1,2%).
Sullo Small Cap lettera su Banca Intermobiliare (-1,9%), al lavoro su un nuovo aumento di capitale.