Banche (+1,7%) – Riprende la corsa di UniCredit (+3,7%)

Il Ftse Italia Banche chiude con un rialzo dell’1,7% e in linea all’analogo indice europeo (+1,7%), sostenendo anche il Ftse Mib (+0,6%).

Sui mercati l’attenzione rimane sull’avvio del tapering da parte della Fed, che dovrebbe partire entro la fine dell’anno e concludersi a metà 2022, a seguito della robusta crescita che stanno registrando gli Stati Uniti.

Sotto osservazione sono anche le possibili conseguenze che potrebbero scaturire dalle difficoltà del colosso immobiliare cinese Evergrande.

In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta sull’andamento dei contagi, con una dose di preoccupazione per la variante Delta, e sulla prosecuzione della campagna vaccinale.

In questo scenario, con lo spread rimasto in area 105 pb, il comparto bancario ha tentato un recupero.

Sul Ftse Mib risalgono UniCredit (+%), che a fine ottobre potrebbe annunciare l’esito delle trattative con il Teso per Mps secondo rumor, e Mediobanca (+%), con il socio Delfin che ha proposto delle modifiche allo statuto nell’ottica di liberare valore, mentre Edizione è uscita dal patto.

Sul Mid Cap ok Mps (+%), in attesa degli sviluppi relativi al negoziato Tesoro-UniCredit. Tenta un recupero Carige (+%), aspettando novità sulla cessione della quota di controllo.

Sullo Small Cap tiene Banca Profilo (+0,2%), in attesa di novità sulla cessione della quota di controllo. Bene Banca Finnat (+1,1%).