PLC – “Un primo semestre di grandi soddisfazioni ci apre una strada da protagonisti della transizione ecologica”

Nel primo semestre 2021 il Gruppo PLC ha archiviato ricavi totali per 32 milioni, in crescita di oltre il 30% rispetto al pari periodo dell’esercizio precedente, con un EBITDA di 3,4 milioni (1,1 milioni nel 1H 2020) e un EBITDA margin dell’11% (5% nel 1H 2020). Dal lato patrimoniale, in ulteriore miglioramento la posizione finanziaria netta, prossima allo zero, con un rapporto PFN/EBITDA pari allo 0,1.

In una doppia intervista a Market Insight, Cecilia Mastelli e Michele Scoppio, rispettivamente CFO e Amministratore Delegato del gruppo attivo come general contractor e service provider sulla gran parte della filiera delle rinnovabili, illustrano i fattori che hanno contribuito a questa brillante semestrale e le aspettative per il futuro.

Cecilia Mastelli, CFO di PLC

“Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti”, esordisce Mastelli. “I dati consolidati al 30 giugno 2021, così come quelli 2020, si confermano più che positivi anche in considerazione del contesto di mercato ancora incerto, e si attestano complessivamente in linea con le previsioni della guideline per il 2021 presentata lo scorso marzo”.

Il Segmento Costruzione, trainato dai meccanismi di incentivazione del Decreto FER 1 e dagli obiettivi del Grean Deal, “ha registrato una forte ripresa e visto l’avvio delle numerose commesse in portafoglio, sia nel comparto delle fonti rinnovabili tradizionali sia del biogas e biometano”. Anche il Segmento Servizi, nella sua componente di Operation & Maintenance, “ha continuato il proprio trend positivo, con risultati superiori alle aspettative, confermando la linearità della curva annuale di crescita”.

Di contro, precisa la CFO, “abbiamo assistito a un sensibile rallentamento delle attività di Erection & Installation (E&I), in parte per problemi esogeni derivanti da un allungamento nelle tempistiche di approvvigionamento di alcuni clienti e in parte riconducibile ad attività interne di formazione volte ad ampliare il portafoglio su nuove tecnologie”.

Sul fronte finanziario, poi, l’andamento della PFN, che nell’ultimo biennio ha registrato una variazione positiva di oltre 7,5 milioni, “attesta non solo che il Gruppo PLC al momento non è impattato in maniera significativa dal Covid-19, ma anche la solidità e redditività del business e la sua capacità di generazione di cassa, nonché la robustezza patrimoniale che potrà essere messa a servizio della crescita in coerenza con gli obiettivi del Piano Industriale”.

Dai numeri sopramenzionati si evince, quindi, come gli effetti della pandemia Covid-19 “si siano mantenuti contenuti anche nel primo semestre 2021, analogamente a quanto avvenuto a livello di settore”. La produzione da FER, infatti, “si è sempre mantenuta su livelli relativamente normali, mentre si è assistito, a partire dal primo semestre 2021, a una ripresa degli investimenti che, nel 2020, avevano subito gli effetti dell’ulteriore rallentamento dei processi autorizzativi, gravati dal perdurare dell’emergenza sanitaria”.

E anzi, aggiunge la manager, “riteniamo che il rinnovato impegno dell’Unione Europea e dei governi nazionali per il perseguimento degli obiettivi della transizione energetica possano contribuire positivamente allo sviluppo del business in linea con la strategia industriale di medio termine”.

Tornando al presente, questa semestrale “ha dimostrato con quanta determinazione, forza e convinzione abbiamo affrontato la sfida che si è presentata negli ultimi mesi”, sottolinea Scoppio. “Nonostante le difficoltà imposte da una pandemia non ancora del tutto vinta, il Gruppo sta raccogliendo i frutti del duro lavoro svolto nel corso degli ultimi anni, seguendo la direzione segnata dalla guideline per il 2021 e dalla roadmap al 2024”.

Michele Scoppio, Ad di PLC

“Noi di PLC – ribadisce l’AD – vogliamo essere protagonisti della transizione ecologica e dare un contributo fondamentale per la lotta al climate change e per una maggiore stabilità energetica dell’Europa”.

E tutto ciò in un mercato che si preannuncia di grande fermento nel Vecchio Continente, con investimenti nelle rinnovabili mai visti sino a ora. “Gli obiettivi fissati dalla UE e gli strumenti di rinascita post pandemica lasciano presagire uno scenario di lungo periodo ultra-dinamico”.

Una conferma importante è arrivata in Italia dal Ministro della Transizione Ecologica, che ha prospettato di posticipare la scadenza dei sussidi FER e CIC (Certificati di Immissione in Consumo) rispettivamente al 2030 e 2026.

“Sebbene le premesse siano entusiasmanti, non possiamo però non tenere in debito conto le difficoltà che ancora caratterizzano il settore”. Tra tutte, evidenzia il manager, l’inerzia della Pubblica Amministrazione e il ritardo con il quale le istanze autorizzative vengono processate. “E’ pertanto improrogabile un cambio di passo per il quale noi operatori e tutto il settore siamo senza dubbio pronti”.

Un cambio di passo necessario anche “per ridurre la nostra dipendenza dal Gas non solo dell’Italia, bensì di tutta Europa”. Incentivare la produzione di energia verde e di biocarburanti contribuirà, infatti, a una “sempre maggiore stabilità geopolitica ed economica, proteggendoci dalle speculazioni a cui stiamo assistendo in questi mesi per il prezzo del chilowattora e del metro cubo del gas”.

Alla luce di ciò, allo stato attuale “confermiamo i target individuati nella roadmap al 2024 ma, in considerazione del fermento industriale, del nuovo quadro normativo e della spinta europea attraverso il PNRR, non è escluso che per i prossimi anni si possano fissare obiettivi ancora più sfidanti”, afferma con soddisfazione l’AD.

Tra i risultati raggiunti, e in anticipo rispetto alle previsioni, è doveroso ricordare – come peraltro anticipato dalla CFO Mastelli – il raggiungimento di una PFN sostanzialmente in pareggio, “risultato che probabilmente ci consentirà di spingere sul fronte degli investimenti a vantaggio di un’accelerazione del piano. E questo rappresenta sicuramente un obiettivo strategico di fondamentale rilevanza per noi”.

Infine, per quanto riguarda i target 2021, “non ci aspettiamo rilevanti scostamenti, in linea con la brillante semestrale”, conclude Michele Scoppio, precisando che “il Segmento Servizi in Italia conferma la sua naturale tendenza di crescita della redditività, in linea con la visione di PLC di limitare l’operato nelle attività a basso contenuto tecnologico. Inoltre, come previsto, il Segmento Costruzione ha ripreso il trend storico e nel secondo semestre ci attendiamo un sensibile miglioramento di volumi e margini sia per la parte ‘Balance of Plant’ sia per il biogas e biometano. Miglioramenti che potranno compensare il rallentamento registrato nelle attività di E&I”.