Dalla lettura dei dati preliminari emerge che nel terzo trimestre 2021 Marr ha conseguito ricavi totali pari a 532 milioni, comprensivi di circa 22 milioni di ricavi relativi alle attività di Verrini entrate a far parte del gruppo lo scorso aprile, in crescita del 30% rispetto al corrispondente periodo del 2020 e del 4% rispetto al trimestre di confronto 2019 (pre-covid).
La posizione finanziaria netta, che include un debito di 23 milioni per i dividendi che saranno pagati il prossimo 20 ottobre, ad oggi è stimata inferiore di oltre 50 milioni rispetto a quella del 30 giugno 2021.
Il trimestre in esame, che in Italia da sempre rappresenta il periodo più significativo per il turismo nazionale e quindi per i consumi alimentari extradomestici, è stato caratterizzato da un numero di presenze turistiche superiori alle aspettative grazie ad un forte incremento di vacanzieri nazionali che non hanno però pienamente compensato la flessione degli stranieri, ancora frenati dalle difficoltà causate dalla pandemia da Covid.
Questo risultato, estremamente positivo – riporta una nota – che conferma la capacità di Marr di cogliere ed anticipare le opportunità di consumo che le vengono offerte, si confronta con i dati di mercato (rilevati dall’Ufficio Studi Confcommercio – settembre 2021), probabilmente ancora non pienamente definitivi, che evidenziano, nel bimestre luglio-agosto nel settore Alberghi, pasti e consumazioni fuori casa, una crescita generale a quantità attorno al 10% sull’anno precedente ed una flessione di circa il 12% sul pari periodo 2019.
Nella valutazione dei ricavi del trimestre va tenuto conto di alcuni elementi significativi che evidenziano situazioni tutt’altro che omogenee, ma anche, ove correttamente gestite, fonte di opportunità per il futuro.
In particolare il risultato delle vendite nel canale di riferimento (alberghi, ristoranti, villaggi turistici) e quindi lo scostamento sull’analogo periodo del 2019 (preso a riferimento in quanto non turbato dalle situazioni pandemiche che hanno invece interessato il 2020) è fortemente disomogeneo in termini di:
- territorio: nettamente sopra media la crescita nelle zone balneari, lacustri e montane prese letteralmente d’assalto dai numerosi turisti; in netto miglioramento, ma ancora in significativa flessione, invece, le tradizionali mete artistiche e culturali (tipicamente le grandi città e le città d’arte) in cui l’assenza del turismo straniero ha avuto un peso molto significativo;
- merceologia: tutta la gamma prodotti è stata positivamente sollecitata dalla clientela, anche se particolare attenzione è stata riservata ai prodotti ittici. Ciò ha consentito una diluizione dei costi operativi e logistici, ma ha soprattutto garantito la maggior soddisfazione, con la conseguente fidelizzazione, dei clienti di Marr e soprattutto dei consumatori finali, entrambi alla ricerca di qualità.
Nel trimestre il segmento Wholesale presenta livelli di crescita superiori alla media grazie alla positiva concentrazione di alcune specifiche campagne di pesca.