Nelle sedute dal 5 all’8 ottobre il Ftse Italia Tecnologia ha chiuso in calo del -3,0% rispetto al +0,3% dell’Euro Stoxx Tecnologia e al +1,7% del Ftse Mib.
Ottava positiva per l’azionario, grazie soprattutto all’attenuarsi dei timori per la crisi energetica e alla tregua fra Repubblicani e Democratici sul tetto del debito. Restano sullo sfondo i dubbi legati alle pressioni inflazionistiche, al rallentamento della crescita e i rischi provenienti dalla Cina. Il tutto mentre la Fed si appresta ad annunciare il tapering. Molto inferiori alle attese i non farm payrolls statunitensi, che allontanano l’idea di un rialzo dei tassi nel breve termine.
Tornando a Piazza Affari e al comparto tech, Stm termina i 5 giorni in calo del 3,4%, mentre avanza Telecom Italia (+1,7%) che ha annunciato una collaborazione con Oracle e la controllata Noovle per offrire servizi multicloud alle imprese e alle organizzazioni del settore pubblico in Italia.
Inoltre, la controllata Olivetti ha sottoscritto un accordo per l’acquisizione del 100% di Staer Sistemi. Inoltre, TIM ha ricevuto l’approvazione formale per partecipare all’asta 5G di una delle quattro bande di frequenza del Brasile.
Contrastate le mid cap, mentre fra le aziende a minor capitalizzazione avanzano Digital Bros (+15,7%) e SECO (+5,9%) che ha esaminato i dati gestionali preliminari relativi al periodo intermedio chiuso al 30 settembre 2021.
Alkemy ha acquistato un ulteriore 20% del capitale sociale di Ontwice Interactive e di Alkemy South America, venendo così a detenere il 100% di entrambe le società.
I risultati definitivi dell’opa su Retelit hanno confermato la partecipazione del fondo Asterion al 94,686%, pertanto il titolo si avvia verso il delisting.
Tiscali ha firmato un accordo di ristrutturazione con Intesa San Paolo e Banco BPM avente ad oggetto l’indebitamento senior del Gruppo a medio e lungo termine.