Expert.ai (Aim) – Piano 2021-24 conferma obiettivi ricavi ed Ebitda al 2024, riflette IFRS e maggiori costi

Il Cda di expert.ai ha deliberato l’adozione del Piano Industriale 2021-2024 che conferma i principali target consolidati economici e finanziari al 31 dicembre 2024 del piano “Path to Lead 2020- 2024”.

Nel dettaglio, i ricavi consolidati nel 2024 sono attesi pari a circa 103 milioni (inclusi i contributi per ricerca e sviluppo), con un’incidenza delle licenze pari a circa l’80%. È previsto un tasso medio annuo di crescita totale dei ricavi (CAGR 2020-2024) pari al 35%, con un’incidenza dei ricavi dagli USA pari a circa il 50% sul totale. L’Ebitda consolidato è atteso a circa 24,0 milioni, la PFN consolidata negativa per circa 3,8 milioni.

I principali target consolidati economici e finanziari per l’esercizio che si concluderà al 31 dicembre 2021 prevedono ricavi fra 33 e 35 milioni, in linea con quanto previsto nel piano “Path to Lead 2020-2024”. L’Ebitda è attesto negativo per 11-13 milioni; rispetto alle previsioni del piano “Path to Lead 2020-2024” (dove l’Ebitda 2021 era negativo per 4,7 milioni) tale stima riflette, per circa 3,0 milioni, le evidenze di maggiori costi del personale, in particolare nell’area sales, oltre all’effetto dell’applicazione dei principi contabili IFRS pari a circa 3,0 milioni.

Il nuovo Piano Industriale 2021-2024, infatti, è stato formulato proprio per rappresentare correttamente gli effetti dell’adozione dei principi contabili IFRS e riflettere le evidenze riscontrate nella prima fase di esecuzione del piano “Path to Lead 2020-2024” prevalentemente in termini di maggiori costi del personale.

In merito agli effetti prodotti dall’adozione dei principi contabili IFRS, i costi maggiori riguardano principalmente i piani di Stock Option e Stock Grant in essere, per un importo prevedibile pari a 12,8 milioni nell’arco del Piano Industriale.

In merito ai maggiori costi, sempre distribuiti nei quattro anni del Piano Industriale e per un importo complessivo prevedibile pari a 9,5 milioni, sono attribuibili al personale, in particolare nell’area sales ed R&D, per i quali la Società ha riscontrato, soprattutto negli Stati Uniti ma anche in Europa, una limitata disponibilità di risorse professionali qualificate e un conseguente incremento della remunerazione media del personale selezionato.

Nonostante il previsto incremento di costi, il Piano Industriale prevede il mantenimento del livello di indebitamento esistente grazie all’impiego dei proventi dell’aumento di capitale sociale eseguito nel luglio 2020, per complessivi 25 milioni, e alla fisiologica attività di rinegoziazione dell’indebitamento bancario a medio/lungo termine in essere, già avviata nel corso del 2020.

In tale contesto, la Società potrà avvalersi altresì delle risorse rivenienti dall’esercizio della delega deliberata dall’Assemblea degli azionisti il 15 ottobre, al fine di disporre di ulteriori strumenti volti ad ottimizzare la propria struttura finanziaria nell’arco dell’esecuzione del piano.

La prevista operazione di quotazione al Mercato Telematico Azionario avverrà senza raccolta di nuovo capitale, a conferma della sostenibilità del Piano Industriale con le risorse finanziarie esistenti e a parità di indebitamento finanziario.

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