Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha registrato un +1,9%, meglio del corrispondente europeo (+1,6%) e del Ftse Mib (+0,2%).
Seduta incerta per l’azionario europeo, con gli operatori sempre intenti a monitorare le indicazioni provenienti dalle trimestrali, alla ricerca di segnali di un eventuale impatto sugli utili societari della crisi energetica e delle pressioni inflazionistiche. Nel frattempo, si attendono anche novità sul tapering dagli interventi di alcuni esponenti della Fed nei prossimi giorni.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesa a 105 punti base, con il rendimento del decennale americano allo 0,94%.
Tornando alle società del comparto utility, tra le big in evidenza Enel (+2,5%).
Si è concluso con grande successo il primo lancio di “Scelta Rinnovabile”, l’iniziativa di Enel Green Power che, attraverso una raccolta fondi online di crowdfunding, consente di far partecipare attivamente i cittadini alla realizzazione di nuovi impianti rinnovabili in Italia, così da supportare la transizione del Paese verso fonti energetiche più sostenibili. La campagna ha visto la comunità locale partecipare con grande interesse, coprendo interamente il target di raccolta fondi previsto, pari a 100 mila euro.
Hera (+0,7%) ha comunicato i risultati definitivi dell’offerta di acquisto avente ad oggetto
alcuni prestiti obbligazionari.
Tra le mid, ha fatto meglio Alerion (+4,9%), mentre tra i titoli a minore capitalizzazione unica in territorio positivo è stata Seri Industrial (+1,4%).
Ricordiamo che lunedì Borsa Italiana, parte del gruppo Euronext, ha lanciato il nuovo MIB® ESG Index, il primo indice blue-chip Environmental, Social and Governance italiano dedicato ai principali emittenti italiani quotati che dimostrano le migliori pratiche ESG. Tra le società del comparto utility, sono state incluse A2A, Enel, Erg, Falck Renewables, Hera, Iren, Italgas, Snam, Terna.