Il Ftse Italia Banche chiude con un calo dello 0,7% e in linea all’analogo indice europeo (-0,9%), frenando anche il Ftse Mib (-0,2%).
Sui mercati l’attenzione rimane sull’avvio del tapering da parte della Fed, che dovrebbe partire entro la fine dell’anno e concludersi a metà 2022, a seguito della robusta crescita che stanno registrando gli Stati Uniti.
Sotto osservazione sono anche le possibili conseguenze che potrebbero scaturire dalle difficoltà del colosso immobiliare cinese Evergrande.
In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta sull’andamento dei contagi, con una dose di preoccupazione per la variante Delta, e sulla prosecuzione della campagna vaccinale.
In questo scenario, con lo spread rimasto sotto i 105 pb, sul comparto bancario sono prevalse le vendite.
Sul Ftse Mib dopo il recente trend positivo scatta qualche realizzo su Banco Bpm (-1,5%), che a breve alzerà il velo sul nuovo piano strategico. Frena UniCredit (-0,6%), al lavoro sul nuovo piano industriale che dovrebbe essere presentato a novembre.
Sul Mid Cap denaro su Mps (+1,3%), in attesa degli sviluppi relativi al negoziato Tesoro-UniCredit. Recupera Carige (+1,9%), aspettando novità sulla cessione della quota di controllo e che ha emesso un bond da 750 milioni.
Sullo Small Cap tiene Banca Profilo (+0,2%), in attesa di novità sulla vendita della partecipazione di maggioranza. In luce Banca Finnat (+1,8%), il cui cda ha approvato la distribuzione di un dividendo pari a 0,01085 euro e che è stata arranger e investitore nell’emissione di un minibond.