Nel 2020, Enel si conferma per il secondo anno consecutivo il primo gruppo industriale italiano dopo il sorpasso di Eni (2018), riconsolidando la supremazia del biennio precedente (2016-2017) e chiudendo il 2020 con ricavi pari a 62,6 miliardi.
E’ quanto emerge dalla 56esima edizione dello studio sulle Principali Società Italiane dell’Area studi di Mediobanca che analizza i bilanci di 3.437 aziende, suddivise in base al settore in cui operano (2.573 società industriali e di servizi, 252 holding, 27 Sim, 29 società di leasing, 39 di factoring e credito al consumo, 403 banche e 114 assicurazioni).
Il colosso elettrico italiano è risultato primo anche nella classifica delle holding italiane per investimenti finanziari, pari a 54,1 miliardi.
Nello studio, Mediobanca per il settore industriale e dei servizi si attende ricavi in crescita dell’8% quest’anno e del 6,5% nel 2022, a fronte del calo del 11,7% registrato nel 2020, grazie alla spinta della ripresa dell’economia dopo il crollo a causa del Covid l’anno scorso.
“Queste previsioni sono caratterizzate ancora da un elevato grado di incertezza, poiché dipendono da diverse variabili come l’evoluzione della pandemia, il piano vaccinale e la capacità di impiegare efficacemente le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”, si legge nello studio. Allo stesso tempo, proprio in virtù delle potenzialità rappresentate dal Pnrr, con la possibilità di creare un’economia ‘green’, digitalizzata e più produttiva, il settore manifatturiero dovrebbe poter beneficiare della ripresa della domanda di esportazioni nei mercati chiave.