Titolo ancora in rialzo a Piazza Affari, aggiornando nuovamente il proprio massimo storico all’indomani della diffusione dei risultati trimestrali. Le azioni Ferrari guadagnano il 4% a 221,60 euro, rispetto al +0,2% del Ftse Mib.
I conti del periodo luglio-settembre 2021 hanno evidenziato ricavi in crescita del 18,6% a 1,05 miliardi, un Ebitda in aumento del 12,4% a 371 milioni e un utile netto balzato del 21% a 207 milioni.
La Rossa ha inoltre alzato leggermente le previsioni per l’intero esercizio, stimando un Ebitda adjusted pari a 1,52 miliardi (1,45-1,5 miliardi la precedente indicazione), un Ebit adjusted pari a 1,05 miliardi (0,97-1,02 miliardi la precedente indicazione), un Eps adjusted pari a circa 4,30 euro (4-4,20 euro la precedente indicazione) e un FCF industriale pari a 0,55 miliardi (0,45 miliardi la precedente indicazione).
Nella call con gli analisti, l’Amministratore delegato Benedetto Vigna ha dichiarato che i programmi produttivi di Ferrari “non sono stati impattati dalla carenza di semiconduttori e materie prime. Non abbiamo problemi sul fronte approvvigionamenti e questo non ha ripercussioni su ordini e lista d’attesa”.
Il Ceo ha poi precisato che l’atteso Suv ‘Purosangue’ sarà presentato il prossimo anno, confermando inoltre che la he la prima auto elettrica di Ferrari sarà presentata nel 2025.
In seguito alla diffusione dei conti, Societe General ha alzato la raccomandazione sul titolo da ‘neutral’ a ‘buy’ fissando il target price a 250 euro. Upgrade anche da parte di Banca Akros, con il giudizio passato da ‘reduce’ a ‘neutral’.
Nel complesso, i giudizi degli analisti su Ferrari raccolti da Bloomberg si dividono in 9 ‘buy’, 9 ‘hold’ e 6 ‘sell’, con un target price medio a dodici mesi pari a 193,09 euro. Da inizio anno, il titolo ha guadagnato circa il 16%.