Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un ribasso dello 0,7% e al di sotto dell’analogo indice europeo (-0,3%), risentendo della frenata del comparto bancario (-1%) e uniformandosi al Ftse Mib (-1%).
Sui mercati l’attenzione rimane sull’avvio del tapering da parte della Fed, che partirà a breve.
Sotto osservazione sono anche le possibili conseguenze che potrebbero scaturire dalle difficoltà del colosso immobiliare cinese Evergrande.
In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta sull’andamento dei contagi e sulla prosecuzione della campagna vaccinale.
La performance negativa del settore creditizio ha impattato in larga parte anche sui titoli dell’asset management, tra i quali sul Ftse Mib scattano i realizzi su Fineco (-1,8%), reduce dai conti e da una solida raccolta netta ad ottobre. Ancora in luce Banca Generali (+0,7%), che ha aggiornato i massimi storici. Resiste Banca Mediolanum (+0,1%), in attesa dei conti.
Sul listino rallenta ancora Nexi (-2%), con la società che procede nell’iter che porterà alla creazione di un player europeo con le operazioni Nets e SIA.
Sul Mid Cap tiene Cerved (+0,1%), più vicina al delisting e la cui assemblea sarà chiamata a deliberare su una proposta di dividendo da 0,50 euro. Frenano doValue (-1,8%) e Banca Ifis (-0,3%), al lavoro sul nuovo industriale. Prese di beneficio su illimity (-1,5%), che resta sui massimi storici.
Sullo Small Cap lettera su Banca Intermobiliare (-0,5%), al lavoro su un nuovo aumento di capitale.