Sabaf – Solido set di risultati nel 3Q21, ricavi 2021 previsti nella fascia alta della guidance

Nel terzo trimestre 2021 il Gruppo Sabaf ha realizzato ricavi di vendita pari a 63,1 milioni, in crescita del 33,5% rispetto ai 47,3 milioni del terzo trimestre 2020.

I nuovi progetti con i clienti strategici e le sinergie industriali e commerciali all’interno del Gruppo hanno determinato per tutte le famiglie di prodotto una crescita rilevante, anche se paragonata con un periodo nel quale già si era manifestata una forte ripresa come nel terzo trimestre 2020.

Nel dettaglio, le componenti gas hanno segnato un +35,7% a 44 milioni, le cerniere un +21% a 14 milioni e le componenti elettronici un +53,9% a 5 milioni.

La domanda di mercato si è mantenuta solida e su livelli superiori rispetto a quelli precedenti alla pandemia: in tutte le aree geografiche sono stati registrati tassi di crescita di oltre il 20%, con punte del 56% in Sud America, del 67% in Africa e Medio Oriente e dell’86% in Asia. La Turchia ha segnato un +31,7% a 15,7 milioni, l’Europa un +20,1% a 22,3 milioni e il Nord America un +23,5% a 7,5 milioni.

A livello operativo, la catena di fornitura ha continuato a causare criticità, con elevati incrementi dei prezzi delle materie prime e dei costi energetici, difficoltà di approvvigionamento di alcuni componenti, turbolenze nella logistica internazionale. Il Gruppo è stato in grado di garantire il rispetto degli impegni verso i clienti e la continuità della produzione, mentre l’incremento dei prezzi di vendita ha parzialmente compensato gli aumenti dei costi di acquisto.

L’Ebitda è aumentato del 25% a 12 milioni con una marginalità al 19% (-130 punti base), mentre l’Ebit è salito del 40,8% a 7,6 milioni con un’incidenza sui ricavi al 12,1% (+60 punti base).

Il trimestre si è chiuso con un utile netto più che triplicato 6,5 milioni, anche grazie al deciso miglioramento della gestione finanziaria con utili su cambi per 0,6 milioni rispetto a perdite per 3 milioni del pari periodo dello scorso anno.

Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto si è attestato a 73,5 milioni rispetto ai 71,1 milioni al 30 giugno 2021, complice l’aumento del capitale circolante e dopo investimenti per 4,3 milioni.

L’incremento del capitale circolante è da attribuirsi principalmente all’ulteriore aumento delle rimanenze, conseguente all’aumento dei prezzi dei materiali, alla necessità di garantire continuità agli approvvigionamenti e alla posticipazione di alcune spedizioni a causa delle difficoltà logistiche.

Nel complesso, nei primi nove mesi del 2021 i ricavi sono cresciuti del 60% a 201 milioni e l’Ebitda del 93% a 22,9 milioni, con una marginalità al 22% (18,2% nei 9M20). L’utile netto è balzato a 23,3 milioni dai 4,2 milioni al 30 settembre 2020.

Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, il management sottolinea come la domanda nel trimestre in corso continui a mantenersi su livelli elevati. Il Gruppo Sabaf ritiene quindi di potere chiudere l’anno 2021 con vendite nella fascia alta del range precedentemente indicato di 255 – 260 milioni, confermando nel contempo un margine operativo lordo (EBITDA) di circa 55 milioni.

“Sabaf si avvia alla chiusura di un anno straordinario, non privo di turbolenze, nel quale consuntiveremo i risultati migliori di sempre”, ha commentato Pietro Iotti, Amministratore Delegato. “Siamo fiduciosi che anche il 2022 sarà un altro anno molto positivo per il Gruppo, grazie all’efficace implementazione del nostro piano industriale e a una domanda di mercato che si conferma tonica e duratura. Prosegue parallelamente la nostra ricerca di ulteriori opportunità di crescita per linee esterne”.