Oil & Gas (-1,5%) – Ottava in ribasso per il greggio, resiste alle vendite Saipem (+1,2%)

Il Ftse Mib ha chiuso le ultime cinque sedute con un ribasso complessivo dello 0,2% a 27.732 punti, in un mercato che continua a valutare le prospettive legate a un contesto di elevata inflazione e le indicazioni provenienti dalla stagione delle trimestrali.

Il focus nell’ottava era rivolto soprattutto sul report sui prezzi al consumo Usa, cresciuti a ottobre oltre le attese e al ritmo più rapido dal 1990. Dato che ha rafforzato le aspettative di un rialzo anticipato dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve, alimentando la volatilità nel mercato dei bond.

Terza settimana consecutiva in ribasso per le quotazioni del greggio, peggior striscia da marzo, complice l’apprezzamento del dollaro e con gli operatori che attendono di capire se la Casa Bianca interverrà per raffreddare i prezzi.

Il presidente americano Joe Biden ha dichiarato che invertire il trend dell’inflazione è ora la sua principale priorità, in particolare per quanto riguarda l’energia, con la possibilità di ricorrere all’uso delle scorte della Strategic Petroleum Reserve, in un tentativo di abbassare i prezzi della benzina.

Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un -1,5% w/w, rispetto al -0,6% w/w del corrispondente indice europeo. Tra le big del comparto in ribasso Tenaris (-2,7% w/w), dopo i guadagni dell’ottava precedente in scia ai conti.

In calo complessivamente nei cinque giorni anche Eni (-1,3% w/w), mentre ha chiuso la settimana in rialzo Saipem (+1,2% w/w).

Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni in rosso Saras (-8% w/w) dopo la diffusione dei risultati trimestrali e la conseguente limatura della guidance 2021, con le vendite che hanno colpito anche Maire Tecnimont (-4,7% w/w).