A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con il +0,5% a 27.868 punti, mentre il Ftse Italia Automobili e Componentistica ha segnato il +0,1%, rispetto al +0,4% del corrispondente indice europeo.
L’azionario si mantiene in prossimità dei massimi, raggiunti nelle ultime settimane grazie soprattutto ai risultati societari che hanno messo in secondo piano i timori legati al surriscaldamento dell’inflazione. Allo stesso tempo, i mercati obbligazionari sembrano essersi stabilizzati dopo un periodo di forte volatilità, alimentata dalle ipotesi di strette monetarie anticipate da parte delle banche centrali.
Focus anche sugli interventi di alcuni esponenti della Fed, dopo quello di Neel Kashkari, numero uno di Minneapolis, secondo cui la banca centrale americana non dovrebbe reagire eccessivamente contro il rialzo dell’inflazione, ritenuto temporaneo. Il Segretario al Tesoro Janet Yellen, invece, ha sottolineato l’importanza di controllare la diffusione del Covid 19 per allentare le pressioni sui prezzi.
In Europa, Christine Lagarde, presidente della Bce, ha ribadito che è improbabile ci siano le condizioni per un rialzo dei tassi nel 2022 e ha confermato che le pressioni inflazionistiche si ridurranno nel corso del prossimo anno, anche se ci vorrà più tempo del previsto, precisando che i prezzi in Europa e Usa non navigano alla stessa velocità.
Tornando a Piazza Affari, tra le big del settore in rialzo Cnh (+0,9%), Pirelli (+0,6%) e Stellantis (+0,4%), mentre arretra Ferrari (-0,4%).
Per quanto riguarda le mid cap bene Brembo (+0,8%).
Tra le small cap in evidenza su tutte Sogefi (+3,4%), mentre Immsi chiude ancora in rialzo (+1,5%) in scia ai risultati dei primi nove mesi 2021.
Sempre tra le small cap arretra leggermente Landi Renzo (-0,5%), dopo aver chiuso i primi nove mesi dell’anno con ricavi pari a 162,5 milioni, in crescita del 64,2% anno su anno.
Arretra anche Pininfarina (-0,5%), dopo aver registrato ricavi stabili a 49 milioni nei primi nove mesi del 2021.